CARLO BARONI
Cronaca

La crisi brucia la pelle. Produzione dimezzata

Dal tessile al conciario fino al calzaturiero: numeri con segno negativo

La crisi brucia la pelle. Produzione dimezzata

La crisi occupazionale è pesante: solo nel conciario si parla già di ben oltre duecento posti di lavoro persi dall’inizio dell’anno

Una crisi che brucia. Più strutturale che passeggera secondo gli analisti, quella della filiera della moda che interessa i principali distretti della regione: dal tessile alla pelletteria, dal conciario al calzaturiero. Tutti messi sotto scacco dal mondo del lusso in frenata sugli ordini. Una crisi pesante: solo nel conciario si parla già di ben oltre 200 posti di lavoro persi dall’inizio dell’anno. Un mondo, quello della moda, che da mesi chiede con forza misure ugenti al governo: gli ammortizzatori sociali sono agli sgoccioli e la paura è perdere pezzi importanti e farsi trovare impreparati quando ci sarà la ripresa. Per ora è crisi. E i numeri sono chiari.

Lo stesso presidente del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola, Michele Matteoli, analizzando il quadro, ha detto: "Il fatturato - se facciamo un raffronto sugli ultimi dieci anni - non è calato tantissimo. Ma la produttività sì. A livello nazionale, dal 2000 ad oggi, si è perso il 50 per cento della produzione: siamo passati da 200milioni di pelli l’anno, ai circa 100 milioni di oggi, poco più del periodo Covid". "Ora che le grandi griffe stanno restringendo gli ordini – ha aggiunto Matteoli – , per riallinearsi ad un mercato che deve fare i conti con guerre, tensioni intenzionali, sanzioni e dazi, ci troviamo in forte difficoltà. C’è bisogno di intervenire".

Pur nelle difficoltà la filiera continua a lavorare e progettare con forza innovazioni per restare aggrappato al mercato. E la prossima settimana sarà tutta a Milano per le fiere. A Lineapelle saranno svelate le prossime tendenze. Le novità? Le differenze tra maschile e femminile, leggero e pesante, opaco e trasparente sono concetti superati: "Il nuovo include entrambe le possibilità, sia nello stile che nelle lavorazioni". Al rigore si contrappone la libertà di abbinamento e la volontà di stupire con mix inusuali. Per per l’autunno-inverno 2025-2026 temi, colori e rifinizioni sono racchiusi nello slogan "Un Cuore Intelligente". Il colore invernale è armonia di toni e sfumature: una base di scuri e rassicuranti su cui innestare nuovi stimoli emozionali.

Dal 17 al 19 settembre Lineapelle celebra la sua edizione numero 104 accogliendo a Fiera Milano 1.259 espositori (circa 200 dal distretto di Santa Croce) provenienti da 43 Paesi e consolidando la propria dimensione di piattaforma fieristica leader nel contesto globale della filiera per l’industria della moda, del lusso e del design. Concerie, produttori di accessori, componenti, tessuti e materiali sintetici daranno vita a un’edizione che – da un lato – ribadisce lo stimolante valore della propria mission stilistica, creativa, innovativa e di sviluppo del prodotto. Dall’altro, si propone al mercato come momento di confronto fondamentale per intercettare segnali e soluzioni in grado di superare l’attuale congiuntura economica "che si mantiene critica e complessa a tutti i livelli della filiera". L’evento in parziale concomitanza con le fiere le altre fiere milanesi, in programma dal 14 al 17 settembre: Micam (calzatura), Mipel (pelletteria), TheOneMilano (abbigliamento), Milano Fashion&Jewels (moda e gioielleria).