ALESSANDRA ALDERIGI
Cronaca

"La figlia femmina", omaggio a tutte le donne

Lo spettacolo di Annik Emdin, coregia Silvia Lazzeri, con Maria Piscopo e Irene Raminga Rametta

Lo spettacolo di Annik Emdin, coregia Silvia Lazzeri, con Maria Piscopo e Irene Raminga Rametta

Lo spettacolo di Annik Emdin, coregia Silvia Lazzeri, con Maria Piscopo e Irene Raminga Rametta

In occasione della Giornata Internazionale della Donna dell’8 Marzo, il Teatro Nuovo di Pisa omaggia tutte le donne con lo spettacolo “La figlia femmina”, di Annick Emdin, coregia Silvia Lazzeri, con Maria Piscopo e Irene Raminga Rametta. Luci Ida Scofano. Una produzione Binario Vivo.

A mala nuttata è a figlia femmena, dice un antico proverbio del Sud. La figlia femmina è sfortuna, alla figlia femmina bisogna pagar la dote, bisogna difenderne l’onore anche col sangue, bisogna sposarla, bisogna, bisogna… è un calderone infinito di ribellioni e storie insanguinate quello che rimesta Maria. Maria è la donna libera, è la strega, è la tarantata. È la mamma-na, non madre, ma Madre, di tutte le donne che appena nate sono state avvinte da invisibili, talvolta anche visibili, catene di doveri, stigmi, dogmi assurdi.

Marì, la protagonista, evoca e racconta le nascite e le morti di queste donne speciali, che hanno incoccato frecce avvelenate nel cuore dell’angelo del focolare, che perciò sono state accostate al Diavolo, punite e spesso ammazzate. Ma le loro voci e le loro storie sono diventate canti, sono i canti che Maria intona, quando una donna viene al mondo e quando lo lascia. In un monologo-mosaico intriso di musica e canzoni, Maria Piscopo ci riporta un insieme di figure, vere ma leggendarie, di donne che non vollero essere angeli, che non chinarono la testa, che sfidarono i loro tempi e la storia inseguendo l’amore e l’ideale.

Come evento collaterale alle ore 19 nel foyer del Teatro sarà inaugurata la mostra di Valeria Cecchi “Insieme”.