REDAZIONE PISA

La Gamerra commemora El Alamein. Il sottosegretario Rauti alla Folgore: "Vostro coraggio vanto per l’Italia"

Una cerimonia in occasione dell’81esimo anniversario della battaglia della seconda guerra mondiale. Mongillo, comandante della Brigata: "Onore, lealtà, spirito di corpo e sacrificio: i valori che ci uniscono".

La Gamerra commemora El Alamein. Il sottosegretario Rauti alla Folgore: "Vostro coraggio vanto per l’Italia"

"I leoni della Folgore sono stati protagonisti indiscussi di fatti d’arma drammatici ed eroici e hanno scritto una pagina ardita della storia d’Italia e ancora oggi i paracadutisti italiani, per la loro versatilità di impiego anche e soprattutto nella terza dimensione, sono presenti in quasi tutti i teatri di pace e nelle missioni di stabilità e la professionalità, il coraggio e il loro valore sono riconosciuti da tutti a livello internazionale". Lo ha detto Isabella Rauti, sottosegretario alla Difesa, nel suo intervento alla caserma "Gamerra" di Pisa per la commemorazione dell’81o anniversario della battaglia di El Alamein. Alla cerimonia ha partecipato anche il sottocapo di stato maggiore della Difesa, generale di corpo d’armata Carmine Masiello e la medaglia al valor militare, tenente colonnello Gianfranco Paglia. I parà italiani schierati a difesa ad El Alamein, ha ricordato una nota della Folgore, "nonostante un rapporto di forze estremamente svantaggioso, seppero resistere con incredibile determinazione ed energia, ai ripetuti attacchi avversari, respingendo ogni tentativo di sfondamento e infliggendo al nemico gravi perdite al punto da costringere i comandi inglesi a sospendere ogni ulteriore iniziativa su quel fronte".

Infine, il comandante della Brigata, Massimiliano Mongillo, ha osservato che "ciò che ha unito, e sempre unirà, i paracadutisti di ogni epoca, è la condivisione di tutti quei valori quali onore, lealtà, spirito di corpo, sacrificio, ardimento e profondo amore per la libertà e per l’Italia". "Non abbiamo nulla da celebrare al contrario dei Parà della Folgore che ogni anno celebrano El Alamein come pagina gloriosa, che di glorioso non ebbe nulla se non l’inutile sacrificio di tanti soldati ingannati dal fascismo e costretti a combattere accanto al nazismo". E’ quanto hanno affermato invece Fausto Pascali, Giuseppe Saraceno e Federico Giusti dell’Osservatorio pisano contro la militarizzazione delle scuole e delle università.