Un nuovo prestigioso sostegno dal Teatro Verdi. Presidente Diego Fiorini, avete proposto agli studenti tre bellissimi temi per far conoscere il Teatro Verdi ai bambini. Com’è cambiato negli ultimi anni il rapporto che i piccoli hanno con il palcoscenico?
"Quando si parla di Teatro vi si accosta in modo naturale il termine magia. E quando si parla di magia non si può non pensare ai bambini. Tutti da piccoli, entrando in teatro, abbiamo provatore stupore e avvertito questa magia. Perché il teatro, e soprattutto il nostro bellissimo monumento che quest’anno ricorda il 160esimo dalla posa della prima pietra, è il luogo dove si crea la magia, si viaggia nella fantasia, si vivono momenti di astrazione e di bellezza irripetibili in altri luoghi e in altri contesti. I bambini sono il presente e il futuro del teatro. A loro il Teatro dedica da tre anni una stagione di musica e di spettacoli il sabato pomeriggio. Vederli riempire i palchi e la platea, con i nonni o i loro genitori, è un altro momento magico che questa volta ci regalano loro".
Con il Campionato di giornalismo il teatro entra ancor di più nelle scuole, anche se il Verdi ha già iniziative in corso con gli istituti cittadini.
"Il Verdi ha un rapporto consolidato con le scuole cittadine che vogliamo accrescere e coltivare in modo ancora più robusto. Mi soffermo su due iniziative: il progetto che diffonde tra i bambini la conoscenza della lirica rendendoli protagonisti attivi nella creazione e messa in scena di un’opera attraverso la realizzazione di costumi, scenografie e l’esecuzione delle parti corali. E poi c’è VerdiFormazione, il carnet dedicato alla formazione dei giovani per i mestieri dell’arte del teatro e dello spettacolo".
Il teatro del futuro, quali le sfide per i prossimi anni?
"La sfida principale dei teatri di tradizione come il nostro è conquistare il pubblico giovane trasmettendo i valori del teatro musicale, che sono universali e profondamente educativi: lo studio, la disciplina, l’insieme che predomina sul singolo, il senso del sacrificio e quello della conquista. Sul palco non avviene mai nulla che non sia il frutto di tutto questo, e il frutto è, lo sappiamo tutti, la bellezza, l’armonia, la tensione creativa. Siamo eredi e custodi di un patrimonio culturale e storico artistico di portata mondiale, unico e universale, la nostra responsabilità è conservarlo e tramandarlo ai giovani. Stiamo facendo un importante lavoro di sensibilizzazione a ogni livello e in ogni settore e iniziamo a raccogliere importanti frutti".