CARLO VENTURINI
Cronaca

La "merla" vola insieme a Herminia. Perturbazione sì, ma non sotto zero

Secondo la tradizione ci dovremmo avvicinare ai giorni più freddi dell’anno. Ma non sarà così. Ne parliamo con Andrea Pardini, presidente di Meteo-Pop rete meteo amatori Aps: "In arrivo più nuvole e vento".

Andrea Pardini presidente, associazione Meteo Pop- rete meteo amatori-Aps fa per La Nazione le previsioni per i cosiddetti «giorni della merla»

Andrea Pardini presidente, associazione Meteo Pop- rete meteo amatori-Aps fa per La Nazione le previsioni per i cosiddetti «giorni della merla»

La "merla" vola assieme a Herminia, la perturbazione atlantica carica di perturbazioni, instabilità e freddo. Il 29-30-31 sono chiamati per tradizione "I giorni della merla" ossia i giorni più freddi dell’anno. "Ma non è detto che il picco di freddo ricada proprio in quei tre giorni": dice Andrea Pardini presidente, associazione Meteo Pop- rete meteo amatori-Aps. Il Lamma ad esempio, prevede vento di scirocco da giovedì; lo scirocco è un vento sahariano del quadrante Sud-est ed è un vento caldo secco o umido se attraversa il Mediterraneo. "A partire da giovedì, si intravede un parziale miglioramento della situazione atmosferica, con una graduale attenuazione dell’instabilità. Tuttavia, i cieli rimarranno spesso nuvolosi a testimonianza di una stabilità atmosferica ancora incompleta". Per quanto attiene ai giorni della merla, Pardini aggiunge: "Il passaggio di Herminia porterà a una sensibile diminuzione delle temperature, che si attesteranno su valori tipici per il periodo, in alcune aree, leggermente inferiori alla media stagionale. Questo calo si colloca proprio in prossimità dei tradizionali "Giorni della Merla" 29-31 gennaio, considerati dalla tradizione popolare come i più freddi dell’anno". Ma è davvero così? Forse le tradizioni popolari sono dure a morire?

Risponde Pardini: "Dal punto di vista scientifico, la risposta è più complessa. Sebbene la credenza popolare individui in questi giorni il picco del freddo invernale, i dati meteorologici non sempre confermano questa tendenza. Un elemento fondamentale è il ruolo del mare, che esercita una forte influenza sul clima delle regioni costiere italiane. Durante l’inverno, la massa marina agisce come regolatore termico, mitigando le temperature e rendendo meno probabili gli estremi di freddo lungo le aree costiere. Questo spiega perché i "Giorni della Merla" non sempre coincidono con il periodo più freddo in assoluto, specie in prossimità del mare". Quindi, in conclusione? "In conclusione, mentre ci avviciniamo a questa fase dell’inverno, il calo delle temperature previsto con il passaggio di Herminia potrebbe richiamare l’idea dei "Giorni della Merla", ma la variabilità climatica e i fattori atmosferici rendono il picco del freddo un fenomeno meno prevedibile e strettamente legato alla tradizione popolare". Insomma la merla, non si riparerà dal freddo estremo dentro i comignoli come vorrebbe la tradizioni.

Calo Venturini