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La natura mutata ai tempi del lockdown Gli animali si sono ripresi i loro spazi

I delfini vicino ai pontili deserti di Trieste e un daino adottato sulle colline di Firenze

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Con l’umanità in quarantena, in tutto il mondo, gli animali si sono ripresi le città. Le strade sono vuote, ci sono poche macchine e il silenzio è surreale. Così gli animali hanno cominciato a vedere le città o i paesi non più come una minaccia ma come una risorsa e quindi hanno deciso di avvicinarsi trovando cibo nei cestini e acqua nelle pozze. Su social e quotidiani sono stati documentati moltissimi incontri inaspettati. Molti nelle principali città italiane, come l’avvistamento dei delfini nei pressi dei pontili deserti a Trieste. A Torino, una mamma anatra è stata fotografata mentre attraversava la strada con i suoi piccoli, mentre a Genova di fronte alla stazione ad attendere il treno c’era... un cinghiale! Anche la nostra Toscana non è stata da meno: la curiosità ha portato un giovane daino che viveva sulle colline non lontane da Firenze a essere adottato da una famiglia. Il daino si è avvicinato fino a una tenuta durante il lockdown e a socializzato con gli umani e con il cane della famiglia. E per le strade deserte di Sesto Fiorentino è stato visto aggirarsi, un lupo! Grazie al traffico ridotto e alla diminuzione dell’inquinamento, gli animali hanno iniziato a ripopolare il loro territorio, spingendosi fino ai centri urbani. Ciò dimostra che la natura tende sempre a riprendersi ciò che è suo.