La nuova procuratrice. Il ritorno in città: "Ha seguito indagine su jihadisti in Europa"

La cerimonia in Tribunale per Teresa Angela Camelio: "Massimo impegno"

La nuova procuratrice. Il ritorno in città: "Ha seguito indagine su jihadisti in Europa"

La cerimonia in Tribunale per Teresa Angela Camelio: "Massimo impegno"

di Antonia Casini

Un ritorno. Teresa Angela Camelio è la nuova procuratrice della Repubblica di Pisa, città dove è già stata nella sua lunga carriera che l’ha portata anche all’estero. Nata a Spezia, ha avuto importanti ruoli anche fuori dall’Italia. "Siamo contentissimi che sia con noi", il saluto di Beatrice Dani, presidente del Tribunale di Pisa, nella cui aula 2 si è svolta la cerimonia di insediamento. La Giustizia pisana è sempre più al femminile.

"Una persona molto conosciuta. Stamani tutti l’hanno fermata", ha aggiunto Dani. "La sua prestigiosa carriera è cominciata nel 1985 a Cuneo, come giudice penale, poi è arrivata a Pisa alla procura circondariale, che noi chiamiamo ’procurina’. Quindi a Livorno come gip, giudice delegato e civile. A Pisa, sua sede naturale, perché qui ha la sua famiglia, è rimasta per 7 anni come giudice penale. E’ stata magistrato di collegamento a Parigi, che è colui che rappresenta lo Stato italiano e aiuta le autorità giudiziarie nei rapporti con quelle italiane. Come rappresentante italiano all’Eurojust dell’Aia, nel 2015 coordinò un’operazione che coinvolse le polizie di mezza Europa e portò all’arresto di 17 jihadisti. Fino a ieri è stata procuratrice capo di Biella. Vanta anche la docenza all’Ècole Nationale de la Magistrature di Parigi".

"L’emozione è tanta – racconta proprio la neo procuratrice – Come si direbbe qui, è tanta roba (scherza). Cercherò di fare al meglio delle mie possibilità".

Quindi il simbolico passaggio di consegne con il procuratore facente funzione, Giovanni Porpora, davanti ad altri giudici, Cipolletta e Mirani.

In aula, erano presenti tra gli altri, oltre ai sostituti procuratori, la presidente di sezione civile Eleonora Polidori, il sindaco Michele Conti, tutti i vertici delle forze dell’ordine e il personale del Palazzo di Giustizia, il direttore della Casa circondariale Don Bosco, Tazio Bianchi e la responsabile Uepe Fiorini, ma anche il presidente dell’ordine degli avvocati pisani Paolo Oliva, parte del consiglio dello stesso ordine e la Camera penale con la presidente Serena Caputo.