La nuova vita della Libreria Fogola. Acquisti e letture sotto il dehors

Dalla storica sede di Corso Italia a Piazza Vittorio Emanuele: un’impresa al femminile nel cuore della città

La nuova vita della Libreria Fogola. Acquisti e letture sotto il dehors

Simona Genovesi, Monica Bollomini e Cecilia Favaro della. libreria Fogola

C’è un patto che le lega: prima di tutto sono quattro lettrici. E’ questo il segreto di Monica, Simona, Giulia e Cecilia, le libraie di Fogola. Dallo scorso maggio hanno traslocato dalla sede storica di Corso Italia al civico 22 di piazza Vittorio Emanuele II. La libreria ha acquistato spazi più ampi, compreso un delizioso dehors all’ombra di un pergolato dove organizzare presentazioni, e una selezione di titoli più nutrita. Lo spirito, invece, non è cambiato. Entrando si respira l’atmosfera delle piccole librerie indipendenti, dove è chiaro che non si tratta solamente di acquistare un libro, ma piuttosto il cliente cerca nel libraio un interlocutore pronto a guidarlo alla ricerca della prossima lettura. "Leggiamo tra i 70 e gli 80 titoli all’anno a testa – svela la titolare Monica Bellomini, con oltre 50 anni di attività nel curriculum –, in questo modo restiamo sempre al passo con le nuove uscite e siamo in grado di consigliare il cliente partendo dai gusti di ciascuno. Così si crea un rapporto di fiducia con il lettore: questo è uno dei nostri punti di forza che ci differenzia da un semplice acquisto online oppure dalle grandi catene". Fogola, poi, è una libreria tutta al femminile.

"Non è stata una mossa pensata a tavolino – assicura Bellomini –. Ci siamo trovate". L’intesa tra loro – oltre al rapporto che si instaura con i clienti che, per altro, sono soprattutto lettrici donne – è uno dei segreti dell’attività pisana che continua a navigare a favore di vento, nonostante gli effetti della pandemia. Stando ai dati Aie, il mercato dell’editoria ha registrato una tenuta sostanziale nel 2023. Le librerie fisiche sono state il primo canale di vendita in Italia: di qui passa il 54,7% di tutto il mercato trade (contro circa il 40% coperto dalle vendite online), più di un punto percentuale dell’anno precedente ma ancora al di sotto di 10 punti rispetto ai valori pre-Covid. "Dopo un periodo di stallo, stiamo vivendo una ripresa costante", dice la libraia pisana. Fogola, dunque, resta salda al suo posto come punto di riferimento in città dal 1920, quando i fratelli pontremolesi che le hanno dato il nome e i natali la fondarono a Pisa, Torino (libreria-sorella che, purtroppo, ha chiuso i battenti qualche anno fa) e Ancona. Lo resta ancora, nonostante il cambio di indirizzo.

Ilaria Vallerini