"La politica del fare?. È ora di farla davvero"

Il presidente di Fondazione Pisa Stefano Del Corso lancia forte e chiaro il suo messaggio allo Stato. "Noi abbiamo già erogato oltre 2 milioni".

"La politica del fare?. È ora di farla davvero"

"La politica del fare?. È ora di farla davvero"

"Auspico che da questa convenzione si passi finalmente dalla politica degli annuncia alla politica del fare". Il presidente della Fondazione Pisa, Stefano Del Corso, sceglie la sala azzurra della Normale per lanciare un messaggio chiaro e forte allo Stato per affrontare, una volta per tutte, il problema dei restauri della chiesa dei cavalieri e renderla finalmente aperta al pubblico. "La Fondazione, che dal 1999 a oggi ha già erogato contributi per interventi sulla piazza che superano i 2 milioni di euro - ha aggiunto - farà la sua parte fino in fondo anche per Santo Stefano mettendo a disposizione un contributo da quantificare ma certamente significativo. Tuttavia non possiamo essere noi a intervenire manu militari, ma spetta agli enti pubblici deputati presentare progetti per il futuro".

Del Corso, però, non si tira indietro: "Continueremo a fare ciò che abbiamo sempre fatto perché fa parte della nostra mission. Così come abbiamo, ben volentieri, sostenuto il progetto di valorizzazione della piazza dei Cavalieri, che ci è parso da subito di estremo interesse, nella prospettiva della riscoperta dell’importanza di un luogo centrale di Pisa, dal punto di vista urbanistico e per la storia della città: l’auspicio è che, grazie anche alla sua caratterizzazione digitale, possa consentire di gettare nuova luce su una delle piazze più belle della città, ma anche che il sito internet a essa dedicato ne permetta una maggiore conoscenza fino al punto di riuscire a inserire sempre di più la piazza nei percorsi turistici". Il Progetto Piazza dei Cavalieri dimostra quanto la collaborazione tra istituzioni possa attivare politiche culturali di qualità, in grado di restituire alla comunità un patrimonio importante prima di difficile accesso, aprendo a nuove prospettive di lettura e comprensione di un luogo così ricco di storia e significato. "Con questa iniziativa che abbiamo sposato convintamente - osserva Del Corso - la Normale ribadisce la sua vocazione plurisecolare non solo all’indagine scientifica, ma anche alla valorizzazione culturale e alla conservazione del patrimonio artistico-architettonico rinnovando l’immagine di sé da luogo di ricerca per pochi a spazio aperto al coinvolgimento di un pubblico sempre più ampio".

Infine, Del Corso snocciola i principali interventi svolti negli ultimi 25 anni in piazza dei Cavalieri: nel 1999 l’erogazione della Fondazione "ha finanziato la spesa necessaria per la realizzazione di 31 vetrine espositive nelle quali ricollocare le bandiere turche, l’anno successivo abbiamo pagato il restauro dei paramenti lapidei e la tinteggiatura delle facciate del Palazzo dei Dodici, completando l’intervento nel 2009 con il rinnovo degli arredi del piccolo museo di cimeli storici dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano che si trova all’interno dell’edificio". Nel 2002, conclude Del Corso, "la Fondazione si interessa per la prima volta alla chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri, finanziando con un contributo consistente il restauro delle facciate (principale, absidale e laterali) e del campanile, oltre all’installazione dell’impianto antivolatili, mentre nel 2013 abbiamo pagato l’intervento di risanamento del tetto e in fase di sopralluogo finale, nel 2015, è emerso che la navata destra della chiesa risultava inagibile a causa di lesioni alla struttura lignea della copertura: a tutto questo si aggiungono contributi per una serie di restauri alla Normale e per il recupero di altri edifici storici della piazza".

Gab. Mas.