
La prima cosa da sindaco? Futuro a sei facce per Pisa
La ”prima pietra“ che sarà posata dalla prossima amministrazione comunale ha forme e consistenze diverse. Ciascuno dei sei candidati sindaco nel confronto di martedì sera alle Officine Garibaldi ha tirato le fila di una sfida elettorale a colpi di temi cari ai pisani scoprendo le carte sulle prime azioni politiche da realizzare in caso di vittoria alle urne. A immaginare una Pisa che recupera la partecipazione inn tutte le sue articolazioni è Paolo Martinelli: un mantra per il candidato sindaco del centrosinistra. "Cancellerò il finto regolamento sulla partecipazione", dichiara puntando il dito contro il Regolamento per l’istituzione e il funzionamento degli organismi rappresentativi del territorio varato a fine mandato della giunta Conti. "Individueremo gli animatori di comunità che dovranno aiutarci a costruire un nuovo modello di partecipazione. Poi torneremo dai cittadini e con loro definiremo le priorità rispetto ai singoli quartieri". Il sindaco uscente Michele Conti, candidato del centrodestra, punterà invece sull’aspetto economico rinnovando la promessa della messa a terra di tutti i fondi europei: "Il primo atto sarà definire un cronoprogramma preciso per tutte le risorse del Pnrr. Questa è la vera sfida per Pisa, se vogliamo che la città nel 2050 sia veramente europea e attrattiva dobbiamo usare queste grandi risorse. Partiremo da qui e andremo avanti per migliorare la nostra città".
Per Ciccio Auletta, candidato sindaco della coalizione Una città in Comune e Unione Popolare "le prime azioni saranno un atto di indirizzo per il ritiro dei decreti sulla realizzazione della base militare a Coltano e l’apertura di un tavolo di confronto con il Governo. La variazione di bilancio per lo stanziamento di 2 milioni e mezzo per il recupero di 172 alloggi di risulta e un accordo coi grandi proprietari per la messa a disposizione degli alloggi a canone concordato. Sul tema mobilità, procederemo con l’avvio del nuovo Pums e di un nuovo nucleo operativo sull’emergenza climatica insieme alle altre istituzioni territoriali. Porremo le basi per l’elaborazione di un protocollo di intesa sugli appalti con altri enti e procederemo con la variazione di bilancio sull’appalto per le ausiliarie dei servizi non educativi della scuola. Sarà nostra priorità poi l’intitolazione a Franco Serantini di piazza San Silvestro e per ultimo, l’avvio di una procedura per costituire il Comune parte civile nei processi del Keu".
E’ con la firma in diretta dell’appello Anpi ai candidati sindaco che Rita Mariotti, Terzo Polo, mette nero su bianco un impegno legato ai valori della Costituzione e dell’antifascismo. "Le prime azioni che farò, se vinceremo, saranno chiamare le istituzioni al tavolo della Consulta permanente e stanziare i 15 milioni nelle casse comunali per la realizzazione di opere di riqualificazione del patrimonio Erp e di un piano di crescita delle comunità energetiche a sostegno dei cittadini e delle piccole e medie imprese". A tornare sul tema della partecipazione dal basso è Alexandre Dei, candidato sindaco di Patto Civico, il quale intende "portare la democrazia partecipata a Pisa attraverso l’istituzione di un consiglio dei giovani e riconsegnando ai comitati di quartiere un ruolo centrale nelle decisioni dell’amministrazione cittadina". Chiude Edoardo Polacco, candidato sindaco del Comitato Libertà Toscana, con la sua ricetta per Pisa: "Ripristineremo i consigli circoscrizionali territoriali gratuiti in modo che i cittadini possano eleggere direttamente i loro rappresentanti in ciascun quartiere".
Ilaria Vallerini