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Giorgia Bumma, la prima segretaria Cisl: "Sindacato fra le persone. Obiettivo i giovani"

Giorgia Bumma, 45 anni, mamma di due figli, è stata eletta all’unanimità "Sulle donne e il lavoro c’è ancora tanto da fare, il gap comincia presto".

La neo eletta segretaria provinciale Cisl Giorgia Bumma (al centro) con Silvia Cosci e Piero Benazzi

La neo eletta segretaria provinciale Cisl Giorgia Bumma (al centro) con Silvia Cosci e Piero Benazzi

Pisa, 17 aprile 2025 – Giorgia Bumma, 45 anni, è la nuova segretaria generale (la prima donna) della Cisl Pisa (25mila iscritti): sposata e madre di due figli, Marta e Gaia, è stata eletta all’unanimità al termine del 20esimo congresso dell’organizzazione sindacale svoltosi al Toscana Charme Hotel di Calambrone. Laureatasi a Pisa in chimica e tecnologia nel 2004, Bumma, figlia di un sindacalista, è iscritta alla Cisl dal 2008, è espressione della Fisascat, il sindacato di categoria del Terziario, e subentra a Dario Campera: «Ringrazio la mia categoria - ha commentato emozionata dopo l’elezione - dove ho potuto muovere i primi passi e conoscere il mondo del lavoro davvero ampio con la dovuta formazione, un pallino che mi porto dietro dai primi tempi in cui ho iniziato nel sindacato e ovviamente non la tralasceremo neanche per il prossimo futuro. Ringrazio Vittorio Salsedo perché è grazie a lui che sono qui oggi. Ha sempre provato a portarmi nella Fisascat di Pisa, gli ho sempre detto di no, poi nel 2015 c’è riuscito e quindi lo ringrazio per la sua caparbietà. Grazie alla Cisl nazionale e regionale perché mi sta dando tante opportunità e il mio cammino come segretario sarà sempre in parallelo con loro. Lavorerò per continuare a portare avanti tutti i progetti con i giovani, quella del futuro dovrà essere una Cisl inclusiva e aperta a tutti». Affiancheranno Bumma in segreteria Silvia Cosci e Piero Benazzi, mentre faranno parte dell’esecutivo Lara Azie, Giulia Bocchieri, Costanza Braccini, Yari Casucci, Giuseppe Celona, Antonio Cosentino, Simone dell’Omodarme. Marcello Familiari, Cinzia Ferrante, William Frullini, Maria Claudia Marrocco, Abedin Osmani, Marco Paterni, Valerio Russo, Fabrizio Roberti, Alberto Sodini, Fabiola Torellini, Claudia Vargiu e Sonia Iachella.

Di seguito, l’intervista.

Segretaria o segretario? «Segretaria, le parole hanno un peso».

Donne e lavoro, c’è ancora tanto da fare anche a Pisa.

«Sì, abbiamo presentato con Jevis, Junior Enterprise di Pisa, un’associazione studentesca per la promozione sociale, uno studio svolto tra i 18 e i 30enni, da cui emerge che il gender gap inizia da subito, con le differenze di salario, la scelta del part time, appena finita l’università. Evidentemente, il lavoro di cura e attenzione viene culturalmente visto come appannaggio della donna, su questo dobbiamo impegnarci. Già dalle scuole».

Per lei, com’è stato il mondo del lavoro? «All’inizio molto faticoso, come farmacista non è stato semplice, ma ho avuto la fortuna di trovare un’azienda che mi è venuta sempre incontro, così come anche il sindacato. E la famiglia dove c’è parità assoluta. La maggior parte delle donne non hanno questa fortuna».

Lo scoglio più grande? "Quando sono arrivata alla Cisl c’era ancora molta chiusura verso le associazioni del territorio. La diffidenza è stata superata. È stata realizzata una rete con le categorie ed è nato un patto di comunità insieme a varie realtà».

E l’aiuto più importante ricevuto? «Come detto, tanti non uno solo, a livello lavorativo e di famiglia, i miei fanno con me indirettamente sindacato. La Fisascat mi ha dato modo crescere, abbiamo un centro studi nazionali con grandissimi formatori, la formazione è stata decisiva».

Un obiettivo per il lavoro a Pisa? «Il Patto di comunità sta dando lavoro, abbiamo una sartoria sociale. Sono esempi che vanno allargati per il benessere, l’equità e l’inclusione. La sanità pisana non è inclusiva e non si può risollevare facendo pagare l’Irpef sempre ai soliti noti. Poi abbiamo il problema dell’emergenza abitativa, con il governo che ha tagliato i fondi affitti. E le aziende del cuoio in crisi».

Prossima tappa? «Il progetto di economia rigenerativa che presenteremo il 10 maggio, portato avanti con i ragazzi Jevis insieme ad Acli, Cif e Aforisma. Sono stati coinvolti tre Comuni del lungomonte: Calci, Vico e San Giuliano e tre istituti superiori, Carducci, Matteotti e Dini, vogliamo che i protagonisti siano i giovani, che le idee arrivino da loro e per loro».

È stata eletta all’unanimità, un risultato di rete, anche questo.

«Sono contenta, è frutto del lavoro di tre anni, ero nella segreteria, ho partecipato a progetti e dinamiche sviluppate sul territorio. Vogliamo essere immersi nel territorio, tra le persone».

Di Antonia Casini