La profonda voragine infernale

La legge del contrappasso per punire i peccatori con pene analoghe al peccato commesso

L’Inferno dantesco è una profonda cavità a forma di imbuto che si apre sotto Gerusalemme. Questa spaventosa voragine è stata provocata dalla caduta dal cielo di Lucifero, cacciato dal Paradiso insieme agli altri angeli ribelli. Le pareti sono scavate nella roccia e formano tanti enormi gradini, ognuno dei quali costituisce un girone. In ogni girone si trova una diversa tipologia di peccatori che vengono sorvegliati da diavoli e mostri che incutono terrore. I peccatori vengono puniti secondo la legge del contrappasso che prevede pene analoghe al peccato commesso o in contrasto. L’inferno è composto da nove "cerchi". Dante e Virgilio compiono il loro viaggio scendendo lungo i gironi che pian piano si spingono a spirale giù in profondità. Man mano che si scende, i cerchi si restringono. Più si scende, più si è lontani da Dio e maggiore è la gravità del peccato commesso. Arrivati nel nono cerchio, Dante e Virgilio vedono che qui sono puniti i traditori, immersi in un lago ghiacciato, il Cocito. Al centro del Cocito c’è Lucifero, il traditore di Dio che con le sue ali gigantesche produce l’aria gelida che congela la parte finale dell’inferno. Lucifero maciulla con le fauci i corpi di Giuda, Bruto e Cassio.