È stato un "No Meloni Day" anche a Pisa dove circa mille studenti, ricercatori e precari del mondo dell’università hanno sfilato tra slogan e fumogeni contro la manovra di governo. "L’università sanguina. No a tagli e precariato", è uno degli striscioni appesi al balcone del palazzo "Alla giornata", del rettorato dell’Università di Pisa.
"Siamo contro le riforme del governo e il taglio di oltre 500 milioni di euro dei fondi di finanziamento ordinario, che ricadrà a cascata su tutte le componenti: da quella studentesca che vedrà ridotti i servizi e aumentate le tasse ai lavoratori dei servizi esternalizzati, passando per quelli della ricerca", hanno detto i dottorandi, assegnisti e ricercatori dei tre atenei pisani organizzati nell’Assemblea Precaria Universitaria.
A partecipare anche gli attivisti del movimento No Base per un’azione simbiotica di protesta che ha coinvolto varie componenti dell’associazionismo politico vicino alla sinistra radicale. Nel mirino anche il budget previsto per la costruzione della base militare dei reparti speciali dei carabinieri. "In questo contesto, il taglio effettivo per l’Università di Pisa si aggira intorno ai 16 milioni e alcuni rettori hanno già annunciato gravi deficit di bilancio per gli atenei e ipotizzato il blocco totale del reclutamento nel 2025 – hanno aggiunto i precari degli atenei pisani -. Mentre la spesa militare cresce del 5% rispetto all’anno precedente, la tenuta del sistema universitario è invece fortemente a rischio".
Ma non solo, oggetto delle proteste anche il rettore del principale ateneo pisano, Riccardo Zucchi: "Bernini e Zucchi, facce della stessa medaglia", è lo striscione piazzato sul ponte di mezzo dal collettivo studentesco "Cambiare rotta". Contestate al rettore, le collaborazioni con gli atenei israeliani. Zucchi, non si è sottratto al corteo, e si è fatto avanti prendendo parola davanti agli studenti ed esprimendo solidarietà con la protesta. Il rettore aveva denunciato il taglio di 16 milioni, "una cifra che ci mette in crisi per il prossimo bilancio", aveva detto anche in un’intervista a La Nazione.
La manifestazione ha attraversato le vie del centro storico passando davanti alle sedi degli atenei e ai licei della città per poi concludersi pacificamente nell’atrio del dipartimento di Matematica dove si è tenuta un’assemblea studentesca.
Enrico Mattia Del Punta