REDAZIONE PISA

La rinascita dei Cavalieri. Tre milioni e mezzo per interventi alla chiesa

Un finanziamento dal ministero per il prezioso soffitto a cassettoni. Il soprintendente Tesi: "Monumento irrinunciabile per l’identità di Pisa".

La bellissima chiesa di piazza dei Cavalieri che sarà riaperta a settembre in occasione di Bright Toscana e della Giornate Europee del Patrimonio (. foto Elena Pardini per Valtriani

La bellissima chiesa di piazza dei Cavalieri che sarà riaperta a settembre in occasione di Bright Toscana e della Giornate Europee del Patrimonio (. foto Elena Pardini per Valtriani

Un finanziamento di 3 milioni e mezzo dal ministero per la chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri a Pisa. Sono in corso proprio in questi giorni i sopralluoghi al bellissimo e caratteristico soffitto a cassettoni per verifiche tecniche. Si stabilirà poi il programma dei lavori. Chiesa che torna a essere accessibile per due weekend di fila. "L’obiettivo – spiega il soprintendente Valerio Tesi – è cogliere ogni possibilità per riaprire le porte di questa chiesa, monumento irrinunciabile per l’identità di Pisa".

Primo appuntamento, venerdì 20 e sabato 21 settembre: si potrà entrare dalle 16 alle 20 all’interno dell’edificio progettato da Giorgio Vasari nel Cinquecento quando a Pisa venne istituito (era il 1561) l’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano. Venerdì 27 settembre, per "Bright Toscana", apertura serale dalle 19.30 alle 23.30; sabato 28 settembre dalle 9.30 alle 13.30, dalle 17 alle 20 e dalle 19.30 alle 22.30, domenica 29 settembre dalle 15.30 alle 19.30, possibilità di accedere in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days).

Guide d’eccezione, gli allievi della Scuola Normale: la visita deve essere prenotata sulla pagina web https://piazzadeicavalieri.sns.it/prenotazioni/ del portale Piazza dei Cavalieri. Una storia europea, un progetto di Scuola Normale e Fondazione Pisa per valorizzare gli edifici e i monumenti che si affacciano proprio su Piazza dei Cavalieri, a cura della professoressa Lucia Simonato. Tra febbraio e luglio si sono svolti accertamenti sulle condizioni di conservazione del sistema della copertura e del cassettonato ligneo per il restauro, finanziato, appunto, dal Ministero della Cultura e coordinato dall’architetto Maria Irene Lattarulo.

Risale a maggio, invece, la convenzione firmata dal direttore della Normale Luigi Ambrosio e dal soprintendente Valerio Tesi, un accordo biennale "per la promozione del monumento e del suo ricco patrimonio storico/artistico che annovera, tra gli altri beni, tavole di artisti quali Cigoli, Ligozzi, Allori raffiguranti le imprese militari dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano, dipinti del Bronzino (Natività, 1564) e di Giorgio Vasari (Martirio di santo Stefano, 1571), vessilli, e il soffitto ligneo".

Inoltre a dicembre si terrà all’interno della Chiesa un importante convegno.

Antonia Casini