ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

La risposta di Pisa, 5mila in piazza: "No alla violenza delle istituzioni"

Davanti alla Scuola Normale confluiscono i due presidi organizzati da centrosinistra e sinistra radicale

La manifestazione a Pisa di venerdì sera (foto Enrico Mattia Del Punta)

Pisa, 24 febbraio 2024 – In 5mila in piazza dei Cavalieri, ma forse anche qualcosa di più. È la risposta della città di Pisa, dopo gli scontri in via San Frediano all’ingresso di piazza Cavalieri fra polizia e giovanissimi. I video dei ragazzi colpiti ripetutamente dagli agenti in tenuta antisommossa hanno fatto il giro di tutta Italia. Dopo la piazza negata ieri mattina al corteo pro-Palestina composto da quasi un centinaio di studenti per manifestare "contro il genocidio di Gaza" e "contro la violenza delle istituzioni", in tanti si sono radunati in quelli che inizialmente erano due presidi per condannare le cariche della polizia, per poi unirsi in unico presidio in piazza dei Cavalieri.

Due piazze diverse, una davanti alla prefettura con in testa i gruppi consiliari di centrosinistra, l’altra in piazza XX Settembre, con gli studenti e i gruppi della sinistra antagonista. Bandiere che raramente si vedono insieme. Ma la risposta è netta e unisona: "I ragazzi non si toccano", le immagini delle cariche della polizia hanno unito i simboli della Palestina, quelle dei gruppi studenteschi, della Cgil, dell’Anpi e dei partiti di centrosinistra (bandiere assenti, ma i consiglieri comunali tutti presenti in piazza, tra loro anche tanti sindaci da tutta la provincia di Pisa).

L’ex candidato sindaco e consigliere comunale, Paolo Martinelli prova a farsi sentire leggendo da un foglio: "Ci uniamo in unico corteo con gli studenti", ma in pochi lo sentono, la piazza è numerosa e i cori "Vergogna, vergogna!" lo sovrastano. Ci pensa uno studente, che arrampicato sulla cancellata della prefettura urla ai presenti: "È il momento di unirci". I due cortei si dirigono insieme, ma passando da strade diverse verso piazza Cavalieri. Sulla balaustra della scalinata della Scuola Normale sono appesi striscioni con scritto "stop genocidio" e "basta violenza della polizia" e a prendersi il "palco" sono gli studenti, gli stessi protagonisti dei fatti di ieri e che al loro arrivo vengono accolti dagli applausi della piazza. Intanto, commenti della politica non tardano ad arrivare: "Le immagini di violenza lasciano sbigottiti e senza parole – è la nota congiunta dei gruppi consiliari Pd, La città delle persone e Sinistra unita -. Una manifestazione di ragazzi delle superiori che chiedono la pace in Palestina sfocia in una violenza incomprensibile. Esprimiamo – scrivono -, tutta la preoccupazione per le violenze che condanniamo con forza. Attendiamo quanto prima chiarimenti sull’accaduto. La nostra vicinanza va ai ragazzi rimasti ferite e feriti".

A chiedere chiarimenti immediati alla Questura sono anche Cgil, Arci, Anpi, la Casa della Donna e Un Ponte Per di Pisa che stigmatizzano e condannano il comportamento tenuto ieri dalla Polizia a Pisa: "Ancora una volta – dicono le organizzazioni -, si è tentato di negare il diritto al dissenso attraverso la violenza e con metodi non compatibili con una democrazia".

Anche il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo esprime solidarietà: "Come Istituzioni abbiamo chiesto a prefetto e rappresentanti delle forze dell’ordine che su quanto accaduto sia fatta immediata chiarezza e si accertino eventuali responsabilità. È una risposta che le cittadine e i cittadini si meritano di avere al più presto". "Siamo di fronte ad una violenza gratuita, ingiustificabile e fuori controllo a parte forze dell’ordine, ha detto invece il consigliere comunale, Ciccio Auletta. "Un’azioneinspiegabile– spiega Don Armando, parroco di Ponsacco e prete no-global presente anche al G8 di Genova – non so più che pensare di uno Stato che aggredisce giovani che manifestano pacificamente, svuota il welfare di tutte le risorse necessarie per un sociale sostenibile".

Intanto gli studenti hanno annunciato per martedì prossimo una assemblea pubblica alle 17.30 al Polo Carmignani dell’Università di Pisa. Mentre oggi, un’altra manifestazione per la pace – prevista già prima degli scontri e organizzata da Cgil, Arci, Anpi e altre sigle –, si svolgerà sempre in piazza dei Cavalieri alle ore 18.