
Tantissimi messaggi di vicinanza alla famiglia e l’omaggio a un professionista "acuto e sensibile"
La scomparsa di Francesco Ceccarelli ha innescato una pioggia di condoglianze, da tutta la Toscana. Istituzionali, accademici e quelle sentite ed emozionate dei suoi amici e colleghi, quei "compagni di banco" quotidiani che condividevano con lui lavoro e passioni. A cominciare dagli uffici stampa del Sistema Pisa, quella congiunzione ideale che faceva di Sant’Anna, Università di Pisa, Normale, Cnr e Aoup, ma anche Asl e Fondazione Monasterio un crogiuolo di informazione scientifica che caratterizza la città e che lui ha saputo promuovere meglio di tutti. "Ci mancherà - ha osservato Michele Nardini che di Ceccarelli era collega all’ufficio stampa della Sant’Anna - vederti camminare su e giù lungo piazza Santa Caterina, le cuffie nelle orecchie e il telefono in mano. La Scuola Sant’Anna era tutto per te. E tutto ti deve". Secondo Marina Caterina Magnani e Francesca Ferretti, dell’Università di Pisa "Francesco era il collega sempre sul pezzo, brillante, che viaggiava velocissimo e impressionava per per la dedizione verso il suo lavoro". Antonio D’Agnelli, oggi responsabile della Divisione stampa, comunicazione e Urp dell’Università di Siena, sino al 2024 responsabile della comunicazione dell’ateneo pisano, lo ha ricordato come "un modello di professionalità e impegno, competenza e rigore". "Il sarto della comunicazione - lo ha definito Carlo Venturini, dell’ufficio comunicazione del Cnr - perché cuciva la notizia su misura per quel giornalista, per quella testata e perché ci ha insegnato la tenacia del provarci, sempre e fino all’ultimo". E Andrea Pantani della Normale ha aggiunto: "Con quel telefono sempre acceso in mano lo sfottevo dicendogli: ‘sembri l’amministratore delegato di una multinazionale’. Ma lui era questo e molto altro ed era sempre disponibile con tutti e un risolutore di problemi impareggiabile". Per Emanuela Del Mauro dell’Aoup "era un perfezionista e un uomo innamorato della vita che sentiva l’urgenza di non sprecarla". Infine, i colleghi dell’ufficio stampa dell’Asl Toscana nord ovest hanno ricordato "la professionalità, la competenza e la straordinaria capacità di comunicare con trasparenza e passione". Cordoglio anche dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani ( "apprezzato per correttezza e capacità") e Alessandra Nardini, assessora regionale a ricerca e università che ha evidenziato "la sua professionalità, dedizione e instancabile impegno nella valorizzazione di un settore fondamentale per la crescita della Toscana e del Paese come il mondo dell’università e della ricerca".
"Attento e scrupoloso", secondo il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo mentre per il direttore generale della Fondazione Monasterio, Luciano Ciucci, era "un giornalista acuto, capace di ‘scovare’ notizie, univa alla competenza un’innata gentilezza e un’empatia che rendeva facile volergli bene". Cordoglio è stato espresso dall’Ordine dei giornalisti della Toscana, dall’Associazione stampa toscana e dalla Casa della donna".