GABRIELE MASIERO
Cronaca

La Scuola Normale contro i tagli : "Il nostro sistema universitario e i nostri giovani meritano di più"

L’allarme del direttore all’inaugurazione dell’anno accademico: "Pochi soldi per reclutare nuovi docenti". Nardini: "Un luogo che cura il giusto equilibrio tra scienza ed etica". Conti: "Fa crescere il territorio".

La Scuola Normale contro i tagli : "Il nostro sistema universitario e i nostri giovani meritano di più"

Il direttore della Normale Luigi Ambrosio

"Entro i prossimi 3 anni circa il 10% dei professori ordinari e associati andrà in pensione, ma la riduzione significativa del fondo di finanziamento ordinario rallenterà il turnover". E’ il grido d’allarme lanciato ieri inaugurando l’anno accademico dal direttore della Normale, Luigi Ambrosio, che ha aggiunto: "Penso che il nostro sistema universitario e i nostri giovani meritino di più". Il direttore ha anche evidenziato che la Normale mette "in campo tutte le proprie risorse per dare opportunità concrete prima di tutto agli studiosi, e penso soprattutto a chi proviene da luoghi di fatto in guerra o a rischio di guerra e di privazione della libertà, cui diamo borse di studio e affiancamento nel percorso di entrata in Italia, ma queste attività non sono sempre possibili con i fondi ministeriali, anzi a malincuore devo ricordare recenti interventi normativi che hanno molto aumentato i costi per la copertura sanitaria degli studenti internazionali: non un bel segnale nella direzione sempre declamata ma non sempre ben praticata dell’internazionalizzazione".

Ambrosio ha poi spiegato che l’offerta didattica della Normale "si avvale quest’anno di ulteriori immissioni in ruolo di docenti in ambiti disciplinari finora inediti da noi, come la storia delle religioni per la classe di Lettere e Filosofia, con la chiamata di Corinne Bonnet e, per la classe di Scienze, con quella di Giovanni Losurdo, uno dei protagonisti dello sviluppo del rivelatore di onde gravitazionali Virgo a Cascina, e ancora con il professore associato Guilherme Leite Pimentel studioso della fisica delle interazioni fondamentali e dei primi vagiti dell’universo". Alla cerimonia inaugurale ha partecipato anche l’assessore regionale all’università, Alessandra Nardini che ha ricordato come la Normale "non abbia mai fatto mancare il proprio contributo sul rapporto tra scienza ed etica e personalmente ho fin da subito trovato giusta e molto coraggiosa la posizione espressa nei mesi scorsi del Senato accademico rispetto alla richiesta di riconsiderare eventuali accordi di collaborazione e cooperazione che possano prevedere lo sviluppo di tecnologie utilizzabili per scopi militari e alla messa in atto di forme di oppressione, discriminazione o aggressione a danno della popolazione civile, come avviene in questo momento a Gaza". "La Normale - ha invece detto il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo - non è solo un luogo di studio, ma un motore di innovazione per tutto il Paese, capace di affrontare le grandi sfide del nostro secolo. La scienza deve sempre di più uscire dai laboratori e tradursi in soluzioni concrete per migliorare la nostra società e il pianeta, aiutando a diminuire le disuguaglianze economiche, sociali e tecnologiche".

E il sindaco Michele Conti ha concluso: "In questi anni ho apprezzato la qualità che la Scuola Normale esprime anche nella Terza Missione con il preciso mandato di diffondere cultura, conoscenze e trasferire i risultati della ricerca al di fuori del contesto accademico, contribuendo alla crescita sociale e all’indirizzo culturale del territorio".