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"La statua di Galilei in Largo Ciro Menotti è la più fotografata. Spostarla è un errore"

L’ex assessore alla cultura Buscemi rivendica la bontà della sua scelta "Fu posizionata qui perché a pochi metri c’è la casa del mercante Bocca dimora del musicista Vincenzo Galilei, padre del grande scienziato".

"La statua di Galilei in Largo Ciro Menotti è la più fotografata. Spostarla è un errore"

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La statua dedicata a Galileo Galilei in Largo Ciro Menotti è stata motivo di polemiche fin dalla sua installazione. La scultura era stata presa di mira perché rafforzava il falso storico della casa natale di Galileo in Borgo e perché, a detta di molti, risultava esteticamente brutta.

Ora c’è chi vorrebbe spostare la scultura addirittura nell’area dei Vecchi Macelli, alla Cittadella Galileiana. Ogni giorno però in Largo Ciro Menotti si fermano in molti a immortalare l’immagine del grande scienziato.

"Da pisana non mi è mai piaciuta questa statua, fin da quando l’hanno installata - dice Cristina Lombardi - Ci hanno messo una targa che, in due righe a malapena leggibili, accenna a una figura che tutto il mondo conosce. Per essere l’unica statua dedicata a Galileo Galilei nella città in cui è nato certo potevano impegnarsi di più. Anche se è comunque migliore di quella davanti alla Cittadella. Dovrebbero spostarla nella Domus Galileiana, anche per valorizzarla un po’ di più, o al Museo degli Strumenti di Fisica. Possibilmente al chiuso anziché esporla ai bisogni dei volatili".

Un’opinione, quella di Cristina, rimarcata più volte da altri pisani che passano per Borgo Stretto, i quali a più riprese hanno definito la statua del grande astronomo e scienziato "brutta" e soprattutto "decontestualizzat"a, vista l’area tematica dedicata a Galilei nella zona dei Vecchi Macelli.

Anche il giudizio dei turisti non sembra benevolo. "Io sono in vacanza qui a Pisa e vengo da Catania - afferma Salvatore Agati - e per quanto fossi a conoscenza che Galileo Galilei fosse nato a Pisa, onestamente credevo ci fossero più informazioni in merito. Ho visto che qui accanto alla statua si trova la casa dove viveva il padre e che in città gli è stato dedicato un museo che però è chiuso. La statua è carina e si trova in una bella zona, molto centrale, però questa location ha poco a che vedere con Galilei. Io l’avrei vista bene nella Piazza dei Miracoli, magari sotto la Torre, dove fece il famoso esperimento dei gravi".

Un’opinione che coincide con quella di un visitatore proveniente dall’altra parte del mondo, rimasto stupito di quanto poco sia stato valorizzato un personaggio pisano così importante. "Veniamo dagli Stati Uniti, più precisamente siamo originari di Boston, la capitale dello stato del Massachusetts - dice Frank Collins, un turista in visita a Pisa con la fidanzata - e stiamo facendo il giro della Toscana in bicicletta. Siamo capitati a Pisa perché la Torre Pendente è un simbolo famoso in tutto il mondo che volevamo assolutamente vedere per fare la foto ricordo mentre la sorreggevamo. Onestamente non sapevamo che Galileo Galilei fosse pisano e l’abbiamo scoperto grazie al murales di Kobra vicino alla stazione degli autobus, dalla quale siamo arrivati a piedi. Ci è parso strano che non ci siano indicazioni, targhe, o altro per valorizzare una personalità così importante. Dalle nostre parti gli avrebbero dedicato la piazza più importante della città, qui invece ha solo una piccola statua che se ti giri un attimo non vedi neanche. Ci saremmo aspettati un omaggio migliore e delle indicazioni più chiare".

Mario Ferrari