CARLO VENTURINI
Cronaca

La Tari si paga in 4 rate: "Diluire i pagamenti". Pisa fra le più costose. Spesa media 358 euro

Provvedimento approvato in consiglio comunale dalla maggioranza. Scadenze fissate al 31 maggio, 31 luglio, 30 settembre e 15 dicembre. Le prime tre in acconto e la quarta a saldo per l’anno di riferimento.

Provvedimento approvato in consiglio comunale dalla maggioranza. Scadenze fissate al 31 maggio, 31 luglio, 30 settembre e 15 dicembre. Le prime tre in acconto e la quarta a saldo per l’anno di riferimento.

Provvedimento approvato in consiglio comunale dalla maggioranza. Scadenze fissate al 31 maggio, 31 luglio, 30 settembre e 15 dicembre. Le prime tre in acconto e la quarta a saldo per l’anno di riferimento.

In quattro "comode" rate. E’ questa una delle più importanti novità di questa metà di gennaio. La rateizzazione del tributo forse tra i più odiosi e sicuramente tra i più cari del Comune e cioè la Tari (pagamento rifiuti). Si passa da due rate a ben quattro rate nel 2025. Si vanno a modificare le scadenze ordinarie di pagamento, che vengono fissate in quattro rate, aventi scadenza il 31 maggio, 31 luglio, 30 settembre e il 15 dicembre. Tutto ciò dovrebbe in linea teorica, facilitare l’esborso dei cittadini contribuenti che possono spalmare l’importo su più mensilità. Prima, il regolamento vigente definiva la riscossione ordinaria in due rate con scadenza 30 settembre e 15 dicembre. La prima in acconto secondo la normativa in materia, con l’applicazione delle tariffe dell’anno precedente, la seconda a saldo e conguaglio con l’applicazione delle tariffe approvate per l’anno in corso.

La più frequente rateizazzione, si è avuta con la modifica dell’art. 24 comma 2, lettera a). Si legge nella determina "si vanno a modificare le scadenze ordinarie di pagamento, che vengono fissate in quattro rate, aventi scadenza il 31 maggio, 31 luglio, 30 settembre e il 15 dicembre, le prime tre in acconto e la quarta a saldo della tassa dovuta per l’anno di riferimento. Per le prime tre rate si applicano gli elementi di tassazione dell’anno di riferimento ma le tariffe dell’anno precedente. La quarta rata è a saldo della tassa dovuta per l’anno di riferimento. In sede di determinazione del saldo, salvo diversa disposizione, sono considerate le agevolazioni e le variazioni intervenute per l’anno di riferimento. Tale modifica tende ad agevolare i contribuenti stabilendo la possibilità di "diluire" la corresponsione della tassa dovuta in quattro rate durante l’intero anno di riferimento.

Tutto nasce in seno alla IV° commissione consiliare dove però non sono mancati i voti sfavorevoli di Auletta e Gionfrido. Nel successivo passaggio in Consiglio comunale, la maggioranza ha fatto passare il provvedimento di modifica: dei 26 presenti, 19 hanno votato a favore. Sette invece, hanno votato contro e sono i consiglieri: Auletta, Bruni, Ferrante, Martinelli, Pagnin, Ramalli e Sofia. L’opposizione rivelò che secondo i dati ispra riferiti al 2022 secondo i quali a Pisa per la Tari si spendono 358,89 euro a fronte di una media del centro Italia di 228,25 euro e di una media regionale che non supera i 243,68 euro, con Firenze a 267,32 euro, Livorno a 227,13 e Lucca a 231,26. Cittadinanza Attiva, poi, in un comunicato del novembre del 2023 ha rivelato che "Pisa ha avuto nel 2023 una Tari che è la quarta più cara tra i capoluoghi di provincia in Italia".