PAOLA
Cronaca

La Toscana senza velocità di crociera

La necessità di investire nelle infrastrutture toscane per migliorare i collegamenti e i servizi, evidenziata da imprenditori e amministratori locali. Aumento dell'Irpef per i residenti toscani nel 2024, senza corrispondenti miglioramenti.

Zerboni

Alle 9.30 di mattina

li attende il rendez vous sotto i Quattro Mori livornesi. Alle 11

in punto, sono già in quel di Firenze. tra la basilica di Santa Maria Novella, piazza Duomo e gli Uffizi. Ed è veloce anche la via del ritorno: in un’ora e mezza, da via de’ Ginori si ritrovano sotto la Torre pendente. In un’oretta scarsa si fanno un’idea di Pisa e poi via, più veloci della luce, di nuovo a bordo nave per la cena di gala. Provateci voi, navigatori della Fipili (tra un po’ con il pedaggio), comuni pendolari che la mattina vi alzate per andare al lavoro, o a scuola, con l’auto, il treno, o con i bus di linea.

La nostra "tassa di soggiorno" di residenti toscani si chiama Irpef. Tra l’altro, per il 2024, ce l’hanno aumentata dall’1,68% al 3,32%, giusto lo scorso 28 dicembre. Ma le infrastrutture (e i servizi che esse dovrebbero garantirci), quelli no, non aumentano mai.

Ne abbiamo parlato proprio alcuni giorni fa, sempre sulle pagine regionali, con il sindaco Michele Conti e il presidente dell’Unione Industriale Andrea Madonna. "Quello della necessità di creare nuove infrastrutture e rendere moderne e funzionali quelle esistenti per meglio collegare la Toscana costiera al resto della Toscana e dell’Italia - ci diceva il presidente Madonna - è tema che da molti anni gli imprenditori dell’Unione Industriale Pisana pongono a ogni livello istituzionale, dalla Regione ai Governi che si sono alternati. Vuol dire che, oltre ad ascolto e prese d’atto, a firme di protocolli e impegni presi, in concreto abbiamo raccolto poco". "Siamo rimasti indietro in questi ultimi 10/15 anni, rispetto ai bisogni di una società che nel frattempo è andata avanti – ricordava il sindaco Conti – . Occorrono collegamenti veloci, linee ferroviarie efficienti, più investimenti nel trasporto pubblico locale, una sanità più capillare. Non si risolvono i problemi parlando di borghi o panorami mozzafiato. Il turismo non può sostituirsi alla vita vera delle persone".

Che non è una vacanza. Anche se tutti i mesi l’Irpef ci costa quasi quanto una settimana

in crociera.