REDAZIONE PISA

La trasformazione dell’ex Opera Pia: "Spazi con finalità pubblica: dal coworking a nuove abitazioni"

Soddosfatto il sindaco De Maio: "Restituiamo alla comunità questo luogo simbolo di San Giuliano Terme. Un intervento tanto atteso fatto senza consumare suolo e recuperando un edificio storico" .

La trasformazione dell’ex Opera Pia: "Spazi con finalità pubblica: dal coworking a nuove abitazioni"

Dopo l’allestimento del cantiere avvenuto nel mese di dicembre, nelle prossime settimane partiranno gli interventi propedeutici al recupero dell’ex Opera Pia. "San Giuliano Terme ritroverà il suo splendore e, soprattutto, vedrà sorgere una rinnovata presenza di spazi con finalità pubblica del nostro territorio, senza consumare suolo e recuperando un edificio dal grande valore storico e architettonico – dichiara il sindaco Sergio Di Maio –. Le nuove forme di socialità, penso ad esempio al coworking, che animeranno questo luogo, segnano un salto di qualità del nostro Comune. Si tratta di un luogo che ha fatto la storia di San Giuliano, al quale i sangiulianesi sono molto affezionati e che vogliamo che continui a segnare in positivo il nostro territorio: andiamo avanti, dopo che sono partiti anche i lavori alla piscina comunale, per restituirlo alla comunità nella sua veste migliore. Un ringraziamento per ciò che è stato fatto fino ad oggi dell’ufficio Lavori pubblici comunale e un augurio di buon lavoro alle maestranze della ditta Isam aggiudicataria dei lavori per la fase operativa".

"Siamo entrati nella fase determinante per il completamento del progetto con un investimento di 4.797.500,00 euro, 4.186.839,83 dei quali sono coperti dai finanziamenti europei Next Generation EU che il nostro Comune è riuscito a captare provvedendo ad integrare anche con proprie risorse di bilancio la parte restante – afferma l’assessore alla Rigenerazione urbana e al Bilancio Matteo Cecchelli –. Un restauro conservativo per riqualificare i fabbricati, ma anche il ruolo di “porta” del capoluogo considerata la forte vicinanza con la statale del Brennero". "Puntare ad una vitalità quotidiana – prosegue Cecchelli – legata a semplici esigenze locali, è la prima garanzia sia della buona conservazione del manufatto che per il suo riutilizzo, una rigenerazione che sarà così oggetto di un’attenzione, anche indiretta, ma continua che unita ad una buona cura quotidiana costituirà quell’attrattivaulteriore legata, ad esempio, a possibilità residenziali, socializzanti e di condivisione". "Il complesso avrà una nuova funzione sociale e aggregativa, un collettore tra il tessuto urbanistico esistente e quello che verrà a crearsi tramite nuovi collegamenti pedonali, aree a verde e spazi pubblici interessando e rivitalizzando tutte quelle parti di proprietà comunale non utilizzate" spiega l’assessore ai Lavori pubblici e al Sociale Francesco Corucci.

Sotto il profilo architettonico e urbanistico il progetto ha come obbiettivi: restaurare il fabbricato su via Niccolini con rinnovata funzione urbana; l’inserimento di funzioni socio-residenziali all’interno dell’edificio principale e nel massimo rispetto dei caratteri tipologici e architettonici dello stesso; aprire il complesso alla comunità, inserendo le funzioni ‘pubbliche’ sugli spazi e i fabbricati del cortile interno. Saranno realizzati appartamenti da adibire a residenze funzionali in rapporto all’emergenza abitativa dotati dei necessari spazi comuni, un locale sociale, uno spazio per coworking, un locale comune/sala per incontri pubblici, un micro-nido.