"La vittoria di Calci è già nella storia"

Nell'edizione di prestigio del Gioco del Ponte, i Delfini trionfano con cuore e grinta. San Marco cade a un soffio dalla vittoria, mentre Sant'Antonio torna alla gloria dopo quattro anni.

"La vittoria di Calci è già nella storia"

"La vittoria di Calci è già nella storia"

Cuore e grinta per Mezzogiorno, in un’edizione di gran pregio del Gioco del Ponte. I Delfini escono vincitori dal primo combattimento con un Marco Falugi raggiante per questo risultato: "Avevamo dieci under 25 e un diciottenne e siamo riusciti a fare una grande impresa - dichiara il capitano dei Delfini -. Lo scorso anno abbiamo lavorato sulla squadra e quest’anno abbiamo raccolto i frutti del lavoro. Dedico il successo a Claudio Di Lupo, scomparso pochi mesi fa". Poi il commento sul grave fatto di cronaca: "Un nostro combattente è stato aggredito sulle tribune - conclude Falugi -. Cose del genere non dovrebbero succedere". L’eroico combattimento però è quello di San Marco che cade a dieci centimetri dalla vittoria, venendo riportato dalla parte opposta da Calci. Nonostante questo Jonathan Rosellini, capitano di San Marco, fa vincere il fair play: "Ci è successo nel 2022 quando abbiamo combattuto contro San Francesco a nostro favore, stavolta è successo a nostro sfavore di perdere. Fa parte del Gioco, nel vero senso della parola - commenta il capitano -. Credo che, al di là del risultato, sia stato un combattimento spettacolare. Da 24 anni queste due squadre non si incontravano e il comando ha reputato che noi fossimo all’altezza della situazione. Resta l’amaro in bocca, ma il Gioco del Ponte è questo". Dopo quattro anni di bocconi amari tra Covid e squalifiche, Sant’Antonio torna alla vittoria: Massimo Balducci, neo capitano dei cinghiali, esulta così: "Ho raccolto l’eredità di Ceccanti. Non combattevamo da quattro anni, vincendo un combattimento durissimo - commenta il capitano di una delle formazioni storiche del Gioco -. Conoscevo il potenziale della mia squadra e siamo felici di questo successo. Sant’Antonio è tornato".

Michele Bufalino