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di Luca Bongianni
Durante la serata inaugurale del 71esimo Festival della canzone italiana di Sanremo di martedì sera qualcuno se lo sarà domandato "Eppure quell’abito l’ho già visto, ma dove?". Fiorello ha sceso le ormai celebri scale del teatro Ariston di Sanremo con indosso un abito tutto a fiori colorati. Un mantello che però fece la sua vera prima apparizione al concerto di Andrea Bocelli al Teatro del Silenzio di Lajatico. Era il 2019 e il concerto si chiamava "Ali di Libertà", un evento curato dalla regia di Luca Tommasini e la direzione artistica di Alberto Bartalini, fu l’ultimo evento con il pubblico che si è tenuto nel grande teatro a cielo aperto immerso nelle colline della Valdera. Proprio in questa occasione venne sfoggiato per la prima volta questo bellissimo abito a fiori da una ragazza che salì sul palco proprio mentre il maestro e tenore Andrea Bocelli cantava il suo inno "Ali di Libertà".
L’abito è stato ideato da Claudia Tortora, attuale costumista di Fiorello, nei laboratori Scart di Pisa del Gruppo Hera. In quell’occasione la stretta collaboratrice di Tommasini aveva utilizzato come base un tessuto di "fine pezza", così viene chiamato in gergo stilistico, sul quale sono stati poi applicati circa mille fiori di varie dimensioni e petali. Sulla schiena due grandi ali bianche disegnate con soli fiori bianchi. "Fu l’occasione per esaltare il mondo della natura, con i suoi fiori, rappresentava la divinità della bellezza – ha spiegato il direttore artistico del Teatro del Silenzio, Alberto Bartalini – e poi l’inno alla libertà, grande tema di tutto il concerto". Nella serata di martedì scorso invece lo showman siciliano ha rotto il ghiaccio con indosso l’abito a fiori per omaggiare la città di Sanremo sulle note della canzone "Grazie dei fiori" di Nilla Pizzi e poi ha scherzato: "pesa 21 chili, l’ho trovato nel camerino di Achille Lauro". Ma non è la prima volta che il Teatro del Silenzio viene preso a modello per avvenimenti di livello nazionale ed internazionale. A fine gennaio infatti al National Mall di Washington, capitale degli Stati Uniti d’America, in occasione dell’insediamento del nuovo presidente Joe Biden, vennero installate 200mila bandierine a simboleggiare il popolo americano che per motivi legati alla pandemia non ha potuto partecipare all’Inauguration Day. Un’idea e quindi un’installazione già vista proprio a Lajatico la scorsa estate dove vennero però messe la bandierine di tutto il mondo, a simboleggiare un pubblico internazionale che lo scorso luglio non potette assistere al concerto di Bocelli. La speranza per gli organizzatori è quella di poter tornare, in qualche modo, a fare spettacoli davanti agli spettatori già dalla prossima estate.