Federico Cortesi
Cronaca

Vietato l’ingresso a chi indossa le minigonne e i pantaloncini corti

Tribunale, un codice per l'abbigliamento "consono" al luogo

PREVENZIONE Controlli con il metal dector all’ingresso del tribunale

Pisa, 8 luglio 2015 - Qualcuno e non sono in pochi) dice che la giustizia italiana è allo sbando: leggi ipergarantiste e cervellotiche con tempi biblici sia per i processi penali che per le cause civili. Non ci resta, quindi, che salvare almeno il... decoro. Sì, perché anche quello è messo fortemente a rischio. Se ne è reso conto anche il presidente del Tribunale di Pisa Salvatore Laganà che è prontamente corso ai ripari. Sì, perché va bene che il caldo di questi giorni è equatoriale, con temperature e tassi di umidità caraibici, ma chi frequenta - per qualsiasi motivo - il palazzo di giustizia deve avere un abbigliamento consono al luogo. Quindi, stop a chi indossa minigonne e pantaloncini corti. E così ora i vigilantes che ‘filtrano’ gli accessi in tribunale oltre a usare il metal detector, dovranno anche controllare l’abbigliamento di avvocati, parti, controparti, testimoni e chiunque intenda varcare la scalinata d’ingresso del tribunale. Ovvero, occhio al... ginocchio.

«Rilevato che è pervenuta da parte di magistrati - afferma il presidente Laganà - segnalazione della presenza all’udienza penale, in qualità di imputati o di testimoni di persone che indossavano un abbigliamento non adeguato alle Aule di Giustizia (come, ad es. pantaloncini corti o bermuda; ciabatte, canottiere etc.), così come segnalazioni analoghe sono pervenute in ordine alla presenza di parti non decorosamente vestite alle udienze civili, come è stato, peraltro, constatato direttamente da questo Presidente. Ritenuto che, al fine di salvaguardare il decoro degli Uffici Giudiziari e il dovuto rispetto della funzione all’interno degli stessi svolta, va posto il divieto di introdursi all’interno del Palazzo di Giustizia a persone che non indossino indumenti adeguati a tale decoro (almeno pantaloni lunghi e camicia o polo), disponendo che le Guardie Giurate addette alla vigilanza provvedano a far rispettare tale divieto».