REDAZIONE PISA

L’aggressore inseguito da passante: "Ma sui social non creiamo mostri"

Il questore Gargiulo: "Segnalare possibili indizi e sospetti alle forze dell’ordine e non pubblicarli su web" "Testimonianze e telecamere delle zone dove ha colpito al setaccio. Più controlli sul territorio" .

di Antonia Casini

Due episodi, tre se si considera quello di settembre, che hanno allarmato la città: tre giovani donne sono state punte da uno o più sconosciuti con un ago in zone poco distanti dal centro. Non si sa ancora se sia un solo individuo o siano almeno due differenti. Nell’ultimo caso, dove la ragazza è stata aggredita sul viale Bonaini (all’altezza Dhl), l’uomo è stato rincorso da uno dei tre passanti presenti. L’individuo, però, è riuscito a fuggire. È un uomo non molto alto, vestito di nero, incappucciato.

Nei giorni scorsi sui social è rimbalzato anche un video che ritraeva un uomo con una siringa. E varie scritte, tipo, "attenzione". Ma per gli investigatori non sarebbe lui il responsabile, come spiega il questore di Pisa, Raffaele Gargiulo.

"La persona che compare nel video è stato condotto in ufficio per verificare la sua posizione. L’attività d’indagine al momento ha escluso ogni sua responsabilità per gli episodi che sono accaduti nello scorso fine settimana a Pisa".

Molte erano state le segnalazioni sui social.

"Sì, ritengo giusto e doveroso evidenziare il fatto che questo tipo di informazioni siano dapprima veicolate alle forze dell’ordine, per consentire una verifica puntuale".

Qual è il rischio?

"In caso contrario, si rischia di creare il mostro, con possibili conseguenze di carattere penale per chi diffonde informazioni delicate, soprattutto come in questo caso si ritiene che il responsabile una persona che poi risulta innocente".

Ma allora chi è che sta creando tensione e paura in città, soprattutto fra le giovani donne?

"La squadra mobile ci sta lavorando senza soluzione di continuità. Abbiamo allertato tutte le forze dell’ordine. Ci rendiamo conto che gli episodi hanno creato allarme sociale, per cui abbiamo intensificato sia l’attività di controllo del territorio, sia quella di indagini, e contiamo di giungere a una soluzione in tempi rapidissimi".

Come si procede?

"Stiamo analizzando bene anche le possibili ipotesi di reato e passando in rassegna le immagini delle telecamere della videosorveglianza, oltre che a sentire le vittime e i testimoni, nell’ultimo caso c’erano tre passanti in strada".

Ma le due giovani donne colpite stanno bene?

"Fisicamente sì per fortuna".