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Il Gruppo sensomotorio è condotto dalla psicologa Sabrina Costantini, con l’educatrice. Marina Conti e lo psicologo tirocinante Marco Guidi
Il “Gruppo sensomotorio” del Servizio dipendenze (SerD) di Pisa, ha partecipato al concorso letterario “Versi per l’Anima”, indetto dall’associazione “L’alba” di Pisa, con la poesia “… e mi accarezzo l’anima”. La composizione ha ottenuto la segnalazione di merito dalla giuria, composta da noti scrittori pisani, oltre che dalla presidentessa dell’associazione “L’alba”.
Il Gruppo sensomotorio è un contesto psicoterapico condotto dalla psicologa Sabrina Costantini, con la presenza dell’educatrice professionale Marina Conti e dello psicologo tirocinante Marco Guidi ed è una delle attività realizzate dal Serd di Pisa, diretto da Francesco Lamanna. Il gruppo si riunisce ogni settimana, è composto da utenti del SerD, qualsiasi sia il loro tipo di dipendenza, e fornisce strumenti di esplorazione sensoriale e motoria attraverso cui vengono mobilizzate le risorse dei partecipanti, guidati alla visione di film, all’ascolto di musica, all’esperienza della bellezza, del colore/forma cui seguono le relative discussioni.
La poesia “...e mi accarezzo l’anima” è il frutto di un lavoro corale del gruppo e le sue parole vogliono esprimere il sentire dei partecipati, alcuni dei quali hanno presenziato alla premiazione, che si è svolta lo scorso 9 febbraio. Nel testo che accompagna la segnalazione della giuria si legge che “...e mi accarezzo l’anima” è una poesia che “esplora con profonda introspezione il dualismo tra la vita e la morte, la luce e l’oscurità, la realtà e il sogno. Nel testo troviamo una riflessione sul significato della vita e della morte, la ricerca di un equilibrio tra queste due forze opposte. Attraverso la frattura della psiche, ci si può perdere e ritrovare, cercando il riflesso del mondo che ci circonda. La poesia esprime un bisogno profondo di carezze, di conforto, anche nei momenti di tristezza e solitudine. Con un linguaggio evocativo e un tono meditativo, la poesia invita il lettore a riflettere sulla propria esistenza e sulle proprie emozioni. La forza emotiva del testo risiede nella sua sincerità e nella bellezza delle immagini poetiche che riescono a trasmettere un senso di introspezione e di ricerca affettiva ed esistenziale”.
Ecco i versi della poesia: e mi accarezzo l’anima.perché innamorarmi della vitase con la morte mi sposeròperdermi nella frattura della mia psiche cercando il riflesso del mondo tutto brilla quando mi accarezzo l’anima, cammino verso la luce alla ricerca della mia essenza, schivando il presente una strada mai finita, mi rende vivo, la tristezza ha sete di carezze inaspettate, anche se non ci sei, mi accarezzi nei sogni. ACCOGLIMI