REDAZIONE PISA

L'allarme di Confcommercio Pisa: "La guerra commerciale un rischio per l'economia toscana"

Il presidente Stefano Maestri Accesi: “I dazi degli Usa porteranno a una guerra commerciale, con un calo stimato di 420 milioni di euro sul Pil toscano”

Stefano Maestri Accesi, presidente di Confcommercio

Stefano Maestri Accesi, presidente di Confcommercio

Pisa, 7 aprile 2025 - “Come se non bastassero i conflitti che dall'Ucraina al Medio Oriente stanno portando sofferenze a migliaia di persone minacciando la stabilità mondiale, i dazi imposti dagli Stati Uniti porteranno una guerra commerciale che colpirà purtroppo esclusivamente le imprese”. Esprime tutta la sua preoccupazione il presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Stefano Maestri Accesi. “Non possiamo nascondere la nostra angoscia quando il libero commercio viene messo in discussione, a maggior ragione se parliamo di un mercato come quello statunitense che per le imprese pisane rappresenta uno dei primi partner commerciali dopo quelli dei Paesi europei come Germania, Francia e Spagna”. “I dati Irpet ci dicono che le esportazioni toscane verso gli Stati Uniti nel 2024 hanno raggiunto il valore di circa 10 miliardi di euro, circa il 16% dei prodotti esportati all'estero, in continua ascesa negli ultimi 15 anni. Secondo le stime Irpet la riduzione del Pil toscano nel 2025 sarà pari a 420 milioni di euro e a soffrirne sarebbero i settori più esposti alla domanda americana: farmaceutica, comparto della moda, industria dei macchinari e settore automotive”. “Numeri che non ci fanno dormire sonni tranquilli in un contesto dove” precisa Maestri Accesi “secondo i dati della Camera di Commercio, l'export della provincia di Pisa ha registrato una flessione di 315,8 milioni di euro nel 2024, con un calo generale dell'8,5% rispetto al 2023 e del 6,7% nelle esportazioni verso il mercato americano”. “Siamo molto preoccupati per questo ulteriore shock che alimenta una situazione già difficile per le imprese del territorio, già provate da due anni di pandemia, dall'aumento dei costi energetici e dall'inflazione” – afferma il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli –. “Il problema dei dazi doveva essere affrontato a monte, senza arrivare a gravare di nuove zavorre le nostre imprese, peraltro già alle prese con una fiscalità eccessiva e una burocrazia lenta e costosa. Adesso non resta che auspicare in un'efficace diplomazia commerciale che possa almeno limitare i danni. Di sicuro non sentivamo il bisogno di una guerra commerciale che arrivasse a minacciare imprenditori che da anni sopportano sacrifici di ogni tipo per tenere in piedi le proprie aziende e attività”.