ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

L’allenamento finisce in tragedia, lo strazio degli amici: "L’abbiamo visto sparire sotto il bus"

Alessio Cerullo , 37 anni, tecnico di Acque, caduto e investito in bici. "C’era un furgone parcheggiato in curva"

Alessio Cerullo e il luogo della tragedia

Alessio Cerullo e il luogo della tragedia

Vicopisano (Pisa), 20 agosto 2024 – Una mattinata di allenamento in bicicletta, come tante altre, si è conclusa in tragedia ieri intorno alle 9 a Cucignana, una frazione di Vicopisano, dove Alessio Cerullo, 37 anni, residente a Bientina, ha perso la vita in uno scontro con un autobus di linea.

L’incidente è avvenuto in via Orsini, dove Cerullo stava pedalando insieme ad altri due compagni. Proprio in una curva "pericolosa" nei pressi dell’ufficio postale della piccola frazione del Lungomonte, il giovane ciclista avrebbe perso l’equilibrio e a quel punto l’autobus di Autolinee Toscane lo avrebbe trascinato per pochi metri. La testa di Cerullo è finita sotto le ruote del veicolo, senza lasciargli speranze. Il 37enne è infatti morto sul colpo. Gli altri due ciclisti sono invece riusciti a evitare l’impatto con il bus. L’autista del mezzo e i testimoni che hanno assistito alla scena sono rimasti sotto choc. "Non ho capito come possa essere successo, non li ho visti arrivare", ha dichiarato sottovoce l’autista, anche lui pisano, sentito dalla polizia municipale di Vicopisano. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118 con un’ambulanza medicalizzata, ma tutti i tentativi di rianimare l’uomo sono risultati vani. Cerullo lavorava per Acque Spa dal marzo 2018 come tecnico manutentore per la centrale idrica di Bientina. "Era un ragazzo molto volenteroso – fanno sapere dall’azienda -, sempre allegro e disponibile, non si tirava mai indietro quando c’era da rappresentare l’azienda in qualche iniziativa. Dal punto di vista sia lavorativo che umano gli volevamo tutti bene" aggiungono da Acque Spa.

Appassionato di ciclismo Cerullo percorreva l’Europa in sella alla sua bici professionale, sempre dotato di caschetto e di tutto l’equipaggiamento da gara. Partecipava anche a competizioni amatoriali, e il ciclismo era la sua grande passione. Tuttavia, il destino ha voluto che trovasse la morte a pochi chilometri da casa. "Quella curva è pericolosa - racconta un’anziana abitante -, ma in 80 anni che vivo qui non ricordo episodi simili. Sembra che ci fosse un furgone parcheggiato che abbia costretto il bus a stringere la curva per passare", aggiunge sempre la residente. Ma anche qui ogni condizionale è d’obbligo e solo le indagini (in corso) potranno rivelare quanto realmente sia accaduto. Cerullo stava andando in direzione Pisa, mentre l’autobus procedeva nella direzione opposta, verso Cascina. La via è frequentemente percorsa da ciclisti, sia professionisti sia amatori, che al mattino presto utilizzano quelle strade per allenarsi. Anche lui, infatti, come tanti altri aveva deciso ieri mattina insieme ad altri due compagni di allenarsi come tante altre volte aveva fatto. Purtroppo poi il triste epilogo.