di Michele Bufalino
Rilanciare senza fermarsi, continuando ad inseguire quel sogno chiamato Serie A. Ospite de "Il Nerazzurro" su 50 Canale, il presidente del Pisa Giuseppe Corrado ha affrontato diversi temi, dalle infrastrutture alla stagione sportiva, passando anche per il calciomercato, guardando con fiducia all’anno appena iniziato. Tema principale della trasmissione lo stadio e il centro sportivo: "L’ipotesi del sindaco Conti relativa all’alienazione dell’Arena Garibaldi è ottima - dichiara Corrado, rendendosi disponibile all’acquisto dell’impianto -. Si tratta di ipotesi già praticate e divenute realtà a Reggio Emilia, Udine o Frosinone". Il vantaggio per la società nerazzurra diventerebbe anche un abbattimento delle tempistiche burocratiche dovuto alla privatizzazione dello stadio: "Se l’Arena Garibaldi diventerà privata alcuni tempi tecnici si ridurranno - prosegue il presidente -. Per noi è importantissima l’alienazione del bene. Una volta che lo stadio diventerà di nostra proprietà non dovremo rendere conto alle opposizioni e alla burocrazia". Si potrebbero infatti aprire scenari finora non battuti vista la proprietà comunale: "Una curva si può tirare su in 26 giorni con le tecnologie attuali - prosegue il presidente -. Ci sono decine di modi diversi di intervenire sull’impianto e se il sindaco apre l’ipotesi della cessione la valuteremo fino in fondo". Il pericolo, in questo momento, è che in un futuro prossimo il Pisa possa giocare lontano da Pisa e dalla Toscana: "Nei prossimi mesi torneremo ad avere la capienza massima consentita - analizza Corrado - . Se dovessimo andare in Serie A oggi non potremmo giocare all’Arena e sarebbe un peccato dover andare a scegliere uno stadio lontano dalla città come Cesena o Modena, per esempio".
Il tema sicurezza, viste le problematiche alla gradinata e all’accesso della Curva Nord, resta di attualità: "Ieri mattina abbiamo avuto un incontro con il prefetto, il questore, il comandante dei vigili del fuoco e dei carabinieri, relativamente al tema della sicurezza - rende noto il presidente del sodalizio nerazzurro -. Ci sono state situazioni di afflussi fuori misura che contiamo di risolvere e abbiamo elaborato un sistema per evitare le calche dei tifosi". Corrado però non ha gradito le problematiche emerse in gradinata, trovandosi nel mezzo della stagione a dover far fronte a tante situazioni inaspettate: "Le verifiche dell’impianto potevano essere fatte d’estate - tuona Corrado -. Se fossero state fatte prima avremmo evitato tanti disagi. Noi abbiamo perso decine di migliaia di euro a partita di incassi e in questi anni siamo sempre intervenuti per tappare i buchi dello stadio. Noi avevamo affittato uno stadio a norma, ma la struttura resta fatiscente". Ora inizia una nuova fase per Corrado: "in questo momento stiamo effettuando verifiche di resistenza strutturale ed elasticità dello stadio - analizza il presidente -. Se lo stadio potrà accogliere con spese minime 3000 persone in più faremo i lavori d’estate, non ci tireremo indietro. Pensiamo prima di tutto alla sicurezza delle persone". Resta di centrale importanza invece il centro sportivo di Gagno, arrivato all’ultima fase burocratica: "Il nostro baricentro è legato al centro sportivo in questo momento - spiega Corrado -. I tempi per partire con i lavori vanno dalla fine di aprile alla fine di giugno. A quel punto cominceremo con l’appalto e il general contractor per i lavori. Nel peggiore degli scenari possibili partiremo tra luglio e settembre. Ci sono solo delle formalità burocratiche. Prevediamo uno stadio a norma Uefa, dove giocherà la Primavera, 6 campi e tante strutture, tra cui foresteria, un’area hospitality e non solo. Così saremo attrattivi anche per giocatori esteri". E con Knaster? "Piena intesa. Ci sentiamo ogni mercoledì".