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L'avvocato Aldo Ciappi
Pisa, 13 febbraio 2025 – «Una società che non si prende cura dei propri malati ma offre loro la pillola di cianuro per suicidarsi ha le ore contate. Oggi la Toscana è in lutto». Non usa mezzi termini Aldo Ciappi, avvocato pisano e referente del Family Day in Toscana, per descrivere l'approvazione della legge sul fine vita. Con la decisione del consiglio regionale, per Ciappi è stato approvato «un servizio di morte a richiesta che peraltro sarà dichiarato incostituzionale dalla Corte Suprema».
Come mai?
«Perché è contro l'articolo 117 della Costituzione. La regolamentazione dell'applicazione sul fine vita avviene con leggi statali. Dunque l'intervento della Regione non può esserci perché la Toscana avrebbe un'autonomia diversa rispetto al resto dell'Italia. Quello di ieri è stato un voto finto...».
Perché finto?
«Perché hanno approvato una norma puramente politica e ideologica per mettere in croce il legislatore nazionale e aprire sempre di più all'eutanasia».
Però c'è anche un dibattito nella società civile.
«Che viene completamente deviato. Il malato non si aiuta dandogli il cianuro, ma deve essere preso in carico dal sistema sanitario nazionale. Attraverso specifiche terapie si può alleviare il dolore delle persone o lasciare spazio alle cure palliative, che sono un diritto sancito per legge».
Però il suicidio assistito non è una misura che possono richiedere solo i malati terminali. Ci sono persone che vivono anni in situazioni di sofferenza e non possono ricorrere a cure palliative.
«La cura palliativa non sono solo i farmaci, ma anche la vicinanza alle famiglie e aiuti sia economici che di altro tipo. È più difficile dare una mano psicologicamente alle persone malate piuttosto che lasciarle morire».
Ma se il desiderio di morire viene dalle persone stesse?
«Secondo noi invece è una questione di pressione della condizione che porti ad accettare l'idea di morire. E ciò è dimostrato dai dati che ci dicono come...»
Dica.
«Laddove esistono cure palliative serie che aiutino malati e famiglie, l'assistenza al suicidio è veramente minima. Al contrario, invece, in Paesi dove ci sono leggi per il fine vita i casi di richiesta di suicidio sono decuplicati. Secondo me, dietro a una richiesta di suicidio si nasconde una richiesta di aiuto inascoltata... la risposta che diamo è un impegno maggiore o il cianuro?».