Le Avanguardie. Palazzo Blu celebra il ’900

Viaggio nei tumultuosi primi anni del "secolo breve". In mostra tra gli altri Picasso, Kandinsky e Matisse.

Le Avanguardie. Palazzo Blu  celebra il ’900

Le Avanguardie. Palazzo Blu celebra il ’900

Sono i capolavori delle Avanguardie del ‘900 i protagonisti della mostra di Palazzo Blu, inaugurata ieri e che resterà aperta fino al 7 aprile: una straordinaria sequenza di dipinti e sculture provenienti dalle raccolte del Philadelphia Museum of Art, centro museale ed espositivo tra i più importanti e riconosciuti a livello internazionale per le sue collezioni d’arte. L’esposizione, curata da Matthew Affron, che p anche il curatore del museo americano, con la consulenza scientifica dello storico dell’arte Stefano Zuffi, sarà un’occasione unica per ammirare alcuni punti di riferimento assoluti dell’arte europea dei primi decenni del ‘900: sono infatti esposte nelle sale di Palazzo Blu opere di Chagall, Dalì, Duchamp, Kandinsky, Mirò e Picasso. A questi si aggiungono anche opere straordinarie di Matisse, Mondrian, Klee, Ernst e Gris, artisti che non sono mai stati esposti nel palazzo d’arte che si affaccia sul Lungarno. Sarà una grande occasione per ripercorrere alcuni dei momenti salienti del "secolo breve", in dialogo con la sensibilità verso la storia internazionale che caratterizza da diversi anni le iniziative di Palazzo Blu. Il Philadelphia Museum of Art vanta collezioni prestigiose di fama mondiale e mostre riconosciute a livello internazionale e pur nella straordinaria ricchezza e varietà delle raccolte, le opere delle Avanguardie europee sono una presenza particolarmente densa e significativa. Ad aprire, in modo molto significativo la mostra pisana sarà un "Autoritratto" (1906) di Picasso venticinquenne. Il giovane pittore imbraccia la tavolozza e, letteralmente, si rimbocca le maniche: è il primo, consapevole passo per diventare il grande protagonista della vicenda artistica di un intero secolo. Poi il percorso prosegue come un’intensa "linea del tempo" in cui le opere sono accompagnate da installazioni visive, sonore e multimediali, per collocarle nella sequenza degli eventi storici e culturali dalla fine della Belle Époque fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

L’esposizione attraversa i passaggi storici salienti della prima metà del Novecento e non a caso si chiude dopo un’ultima, struggente tela di Klee, con un’opera di fortissima suggestione e alto valore simbolico: la "Crocifissione" dipinta da Chagall nel 1940. Con l’Europa, sconvolta dal nazifascismo, inchiodata a una nuova croce, e ancora con l’arte a farsi interprete e testimone della storia .L’apertura della mostra, prodotta e organizzata da Fondazione Palazzo Blu e MondoMostre, con il contributo di Fondazione Pisa, coincide anche con la conclusione di un intervento di riqualificazione e rinnovamento degli spazi a Palazzo Blu, intervento che ha riguardato l’illuminazione e gli impianti dello storico edificio affacciato sull’Arno. "La cultura - sottolinea il siondaco Michele Conti - è un volano di crescita e arricchimento trainante in tutti i settori e deve coinvolgere tutte le istituzioni culturali della città, le associazioni di settore e gli operatori culturali. Palazzo Blu è senz’altro un anello fondamentale. Direi, per competenza e capacità di investimenti, che rappresenta senz’altro un’avanguardia di questo sistema".