di Antonia Casini
PISA
La salute della donna a 360°. In Aoup, che ha ottenuto la certificazione di genere a ottobre scorso, prima azienda ospedaliero-universitaria in Toscana e una delle prime in Italia, esiste da tempo una rete di servizi, il codice rosa: nel 2004 c’erano già vari progetti. "Il colore indica la fragilità delle persone alle quali questi servizi sono rivolti".
I dati per il 2024 sono parziali. "Nei primi nove mesi del 2024 - spiega Mojan Azadegan, responsabile centro di coordinamento aziendale e regionale Medicina di genere - abbiamo avuto 131 accessi per casi di maltrattamento o abuso, tra i quali anche 10 minori". Un fenomeno che colpisce tutte le fasce d’età e in particolare le donne che rappresentano circa il 74%. 14 i casi di maltrattamento tra over 70.
Iniziative particolari per la Giornata internazionale delle donne?
"Un incontro oggi alle 17 con la Casa della donna al circolo Arci Alberone in via Sant’Agostino a Pisa sulla salute e la medicina di genere. Oltre a me è stata invitata la dottoressa Silvia Maffei, responsabile endocrinologia cardiovascolare femminile e coordinatrice Medicina e salute di genere Fondazione Monasterio".
Di che cosa parlerete?
"Del concetto di salute che è complesso. Essere donna al nord è diverso che esserlo al sud, per esempio. Il 14 marzo la Regione ha organizzato a Firenze un convegno per i 10 anni della medicina di genere in Toscana. Quattro gli obiettivi".
Quali?
"Formazione e informazione: è importante saper comunicare le differenze di genere ed è fondamentale coinvolgere i giornalisti con il loro ordine, ma anche percorsi specifici con un’ottica di genere. E poi la ricerca".
Cioè?
"Un esempio di percorso specifico Aoup è ’Donna cuore’, un percorso diagnostico-assistenziale per la valutazione e stratificazione del rischio cardiovascolare con un gruppo multidisciplinare. Inoltre, la sperimentazione clinica viene effettuata soprattutto sugli uomini, perché sulle donne costa di più: quando sopravviene il ciclo si deve interrompere. Ma chi prende più farmaci sono proprio le donne che quindi hanno più reazioni avverse".
Che cosa s’intende, quindi, per salute?
"Le donne vivono mediamente almeno 5 anni in più rispetto agli uomini, ma la loro qualità della vita è peggiore. Si prendono cura della famiglia, poi sono caregiver delle persone anziane, si curano sempre per ultime e ci sono differenze anche nel fare o meno sport e negli stili di vita. Salute non è un sistema sanitario, è un cambiamento culturale: ciascuno deve prendersi cura di sé lavorando tutti i giorni su questo e sulla prevenzione grazie a professionisti di tutte le specialità".