ILARIA VALLERINI
Cronaca

Le ispirazioni della pittrice Lara Tunna

Nello spazio espositivo di Sopra le Logge. L’artista turco-pisana: "Felice di aver cambiato vita"

di Ilaria Vallerini

 

Intimo, emozionante, rivelatore. Il mondo artistico di Lara Tunna, pittrice turca ma pisana d’adozione, si apre per la prima volta al pubblico italiano con la mostra ‘Esin’ (ispirazione in turco) allestita nello spazio espositivo di Sopra le Logge fino al prossimo 5 giugno (ingresso gratuito; aperto tutti i giorni dalle 11 alle 19.30, escluso il martedì). Lara si esprime attraverso un linguaggio a specchio: difatti è ambidestra e grazie a questa straordinaria capacità è in grado di realizzare le sue opere disegnando contemporaneamente con entrambe le mani. "Sono nata con questa capacità – sottolinea Lara Tunna – che però non ho mai sviluppato. Finché quattro anni fa non mi sono imbattuta nella biografia di Leonardo da Vinci scoprendo la tecnica della scrittura speculare: un sistema che consiste nello scrivere le lettere come se fossero riflesse da uno specchio". Da quel momento Lara applica la sua capacità al disegno, liberando le emozioni in un’esplosione di forme, materiali e colori.

"Una parola che rappresenta la mia arte è sinestesia – spiega –. I sensi, talmente forte è la loro connessione, si accendono in contemporanea. La musica, per esempio, evoca nella mia mente dei colori che poi si traducono in una nuova opera artistica". Pur vivendo a Pisa dal 2007 non si è mai scordata delle sue origini turche, le cui tracce sono visibili nelle sue tele. "Sono molto legata alla mia città natale, Smirne, per questo motivo alcune opere le ho dedicate al mio Paese e al ricordo dei viaggi di quando ero piccola con mio padre che mi hanno aiutato a rafforzare lo spirito di osservazione, ma che soprattutto mi hanno insegnato il rispetto per le altre culture". La mostra per Lara Tunna è un traguardo desiderato da lungo tempo, il punto d’arrivo di un percorso di riflessione e cambiamento. "Un anno e mezzo fa ho deciso di cambiare vita. Lavoravo in un’azienda di import-export, ma dentro di me sentivo che non era la mia strada. Mi sono ascoltata e ho capito che era arrivata l’ora di seguire la mia passione: il disegno. L’unico linguaggio che mi permette di mostrare il mio vero Io. L’esposizione a Pisa? Un punto di partenza che ho voluto con tutta me stessa anche per ringraziare la città che mi accolse ben 15 anni fa".