ENRICOMATTIA DELPUNTA
Cronaca

Le lacrime di Ibrahima: "Commosso, amo Pisa ma serve migliorare i rapporti con tutti gli stranieri"

Dieng presidente Unità migranti in sala delle Baleari ringrazia e chiede "una nuova figura che ci rappresenti e faccia da intermediario. Il sindaco: "In città non c’è spazio per il razzismo. No discriminazioni"

Pisa, 16 luglio 2024 – Sono lacrime di commozione quelle versate da Ibrahima Dieng in consiglio comunale, ieri pomeriggio, dove è stato invitato, su proposta dei capigruppo di minoranza, dal sindaco leghista, Michele Conti, per raccontare il grave episodio di aggressione razziale che il presidente dell’Unità Migranti di Pisa, originario del Senegal, da oltre 20 anni in Italia e storico biciclettaio del negozio Papini, ha subito la scorsa settimana vicino a casa sua a Putignano.

La commozione di Ibrahima Dieng in sala delle Baleari
La commozione di Ibrahima Dieng in sala delle Baleari

Dopo aver ripercorso le fasi dell’aggressione (raccontata da La Nazione), con lo schiaffo, le minacce con una spranga e le frasi razziste ("negro di m..."), uno dopo l’altro i rappresentanti dei gruppi consiliari di centrosinistra e centrodestra hanno voluto abbracciare idealmente il 46enne, fino ad una standing ovation finale. Non sfuggono i piccoli gesti per Dieng, dal consigliere di Sviluppo e Territorio, Giorgio Benedetti, che gli porta l’acqua dopo che Dieng si è commosso, fino ai consiglieri della Lega (il partito di Roberto Vannacci, e il suo mondo al contrario) che si alzano e danno via alla standing ovation. È lì che Dieng si è commosso definitivamente: "I love Pisa", ha detto prima in italiano e poi in inglese. "Questa è la mia città, sono soddisfatto e commosso".

Il presidente dell’Unità Migranti di Pisa ha voluto, poi, lanciare un monito sui rapporti tra Comune e comunità straniera: "Vorrei dirle una cosa –ha detto rivolgendosi a Conti –, se la relazione tra sindaco e comunità straniera fosse una pentola, allora questa è molto sporca". L’invito è subito raccolto: "Laviamola insieme – risponde Conti che racconta come ha ricevuto subito con favore l’invito del consigliere di Diritti in comune, Ciccio Auletta di invitare Dieng in consiglio –. A Pisa non c’è spazio per il razzismo. Con l’aiuto di tutte le forze politiche possiamo trovare la strada che ci porti oltre i proclami e ci aiuti a trovare quelle formule e compensazioni che faranno sì che un tuo connazionale, tra due o quattro anni, non si trovi nella tua stessa situazione".

Ed è proprio sull’episodio di violenza razzista che Conti non ci sta: "Questa sala centenaria ne ha viste di persone passare, tra momenti difficili e non, in città c’è qualcuno che ancora non ha capito che qua non c’è spazio per questo tipo di episodi". Dalle parole ai fatti, Dieng ha messo subito in chiaro cosa si potrebbe fare nel prossimo futuro: "Vorremmo essere coinvolti – ha detto rivolto alla giunta (tutti presenti) e ai consiglieri –, si consideri la possibilità di una stanza da mettere a disposizione delle comunità straniere per incontrarsi tutte insieme e realizzare scambi culturali con la cittadinanza. Ma anche – ha aggiunto sempre Dieng – di considerare l’inserimento di un consigliere o una nuova figura rappresentativa della comunità che venga in consiglio a portare regolarmente la voce e le istanze degli stranieri che vivono a Pisa".