Realizzare impianti per ridurre i costi di smaltimento e favorire l’economia circolare, la Toscana ha bisogno di un sistema integrato efficiente. Sull’ossicombustore a Peccioli? Valutare con attenzione, mentre su Tari più alta d’Italia, la situazione della nostra città è unica". Queste le parole dell’assessore all’ambiente del Comune di Pisa, Giulia Gambini, che lancia le sfide per il 2025, ed interviene su Reteambiente e ossicombustore.
Gambini qual è la posizione dell’amministrazione?
"Attualmente, non chiudiamo il ciclo dei rifiuti in autonomia a livello regionale, e ciò comporta costi aggiuntivi di trasporto e un impatto ambientale significativo. Con le tecnologie odierne si potrebbe gestire meglio i rifiuti, ma c’è bisogno di un sistema integrato a livello regionale che in Toscana fino ad oggi è mancato, siamo molto indietro a causa di mancate scelte e una visione miope da parte di chi governa la Regione. Invece..".
Dica.
"Per quanto riguarda l’ossicombustore e l’ingresso di Reteambiente nella Novatosc, non abbiamo ancora assunto una posizione definitiva, occorre una valutazione basata su informazioni tecniche".
Abbiamo la Tari tra le più alte d’Italia. Come mai?
"Pisa deve gestire un tessuto urbano che, oltre ai residenti, include pendolari, utenze universitarie, ospedaliere e turismo balneare. L’amministrazione si fa carico anche di importanti servizi aggiuntivi, come l’igienizzazione delle aree pubbliche. Inoltre, il sistema di calcolo molto complesso di Arera (l’autorità di regolazione) ha portato ad una riduzione del ruolo dei Comuni nella determinazione delle tariffe oltre al difficile contesto degli Ato individuati a livello regionale che sono troppo estesi e disomogenei. Siamo impegnati a contrastare l’evasione e abbiamo messo in campo agevolazioni per le famiglie in difficoltà".
Il piano di sostituzione del porta a porta viene interpretato dalle opposizioni come un passo indietro. Come risponde?
"Non torniamo indietro, ma adattiamo il sistema alle esigenze dei quartieri. Interveniamo dove il porta a porta presenta criticità e non è sostenibile. In città come La Spezia o Ferrara che raggiungono comunque alte percentuali di raccolta differenziata usano i cassonetti. Nel 2024 abbiamo sostituito il porta a porta nei quartieri di Gagno, Porta Fiorentina,le parte di Santa Maria, mentre al Cep avverrà a breve. Stiamo valutando anche di intervenire su Riglione e Oratoio. L’obiettivo è un sistema ordinato che incentivi la raccolta differenziata".
A che punto siamo con il Keu nell’area ex Vacis?
"Il cantiere è quasi concluso. Abbiamo fatto tutto senza alcun sostegno da parte della Regione Toscana. La rimozione del Keu è stata realizzata interamente a carico del Comune, con un costo di circa 650 mila euro di soldi dei cittadini. Per altre zone segnalate dalla Regione, non abbiamo ricevuto aggiornamenti specifici".
Quali sono gli obiettivi per l’Ufficio Ambiente nel 2025?
"L’introduzione della tariffazione puntuale, basata sul principio europeo ‘chi inquina paga’. Partiremo con una fase sperimentale in due quartieri. Il sistema misurerà i rifiuti indifferenziati prodotti da ogni utenza permettendo una tariffa più equa e andando a incrementare la raccolta differenziata in termini di quantità e qualità".