"Va rivisto il sistema di gestione dei casi problematici. La legge Basaglia non è più adeguata a fronteggiare i pericoli della società attuale". A dirlo è il deputato della Lega, Edoardo Ziello che ha commentato l’ aggressione avvenuta al Pronto Soccorso martedì scorso, quando un giovane ubriaco, ha improvvisamente aggredito il marito di una paziente. L’uomo, di 79 anni è ora in gravi condizioni. "Non è pensabile – ha aggiunto Ziello -, scaricare casi di marginalità molto spesso anche psichiatrici al pronto soccorso perché rappresentano un pericolo. Al livello parlamentare abbiamo approvato le nuove norme a tutela del personale, inasprendo le pene, velocizzando la procedura penale e l’approvazione dell’apertura di presidi di polizia all’interno degli ospedali".
Secondo il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci serve a livello regionale, "modificare le regole di ingaggio dei vigilanti affinché possano intervenire per proteggere un operatore in pericolo, come avviene ad esempio per i buttafuori nelle discoteche. Serve anche mappare gli ospedali, reparti e orari più a rischio – ha continuato Petrucci -, e una volta individuati va rafforzata la videosorveglianza e la presenza delle guardie private. La sinistra fa propaganda ideologica imputando al Governo Meloni responsabilità che non ha". Di parere opposto la consigliera comunale del Pd, Dalia Ramalli, che ha commentato le dichiarazioni di Petrucci, accusandolo di "profonda inconsapevolezza sul tema. Telecamere e guardie private – ha detto la consigliera dem -, sono già presenti, ma l’aggressore è stato identificato solo quando è tornato in ospedale. L’episodio ci colpisce, ma non ci sorprende. Il problema è che sulla sanità si accendono i riflettori in modo intermittente, sfruttando questa luce per scopi spesso politici". Suggerisce invece l’impiego dell’esercito la consigliera regionale della Lega, Elena Meini: "È ora di cambiare registro - precisa l’esponente leghista -, e prevedere idonee e durature soluzioni, non escludendo, come ipotesi, anche l’impiego dei militari". EMDP