Pisa, 20 settembre 2018 - "La malvagità non ha bisogno di gente malvagia, ma di persone obbedienti". Il rettore dell'ateneo pisano, professor Paolo Mancarella, nella riaperta Sapienza, cuore culturale della città di Pisa, alla presenza dei rettori delle università italiane e a nome dell'intera Accademia del Paese, ha chiesto scusa per gli atti che, dalla adesione al "giuramento di fedeltà al fascismo" del 1931, "videro il mondo universitario silente e complice verso le scelte del regime che giunsero fino all'emanazione delle leggi razziali", firmate proprio 80 anni fa a San Rossore. Lungo l'applauso alla fine del suo discorso davanti a una platea di autorità. Ma la cerimonia è stata visibile in streaming e proiettata su maxi schermi in tutte le principali sedi universitarie per consentire la visione a studenti e cittadini.
A seguire, le parole di Noemi Di Segni, presidente Unione delle Comunità ebraiche italiane: "È importante oggi non solo studiare la storia, e saper dire a voce alta, questa è la verità, questo è accaduto a cittadini italiani".