I positivi dati sulla rinascita delle attività alla Leopolda in una città normale dovrebbero essere fonte di apprezzamento, a Pisa invece non si perde l’occasione per polemizzare e provocare. Si sono sprecati interventi scomposti e interessati delle minoranze per difendere l’indifendibile raccontando fandonie e coinvolgere nello scontro le associazioni, prime vittime della mala gestione. Se l’anima dello spazio era quella di far guadagnare qualcuno a scapito di tutti, bene aver fermato tutto prima del crac inevitabile, con debiti pregressi e impegni contrattuali disattesi gravissimi. Le associazioni pagavano sembra più a seconda della vicinanza politica, senza accesso al calendario degli eventi, figuriamoci alla programmazione e un confronto che esisteva solo con le “collaborazioni strategiche” di stampo politico che hanno proliferato per vent’anni. Noi abbiamo scelto di affidare la gestione a Patrimonio Pisa con l’amministratore unico Degl’Innocenti, dando solidità al progetto immaginato per quegli spazi confermata oggi da una crescita per tutta la comunità cittadina. Merito della passata gestione? Non c’è alcun riscontro, anche se a dirlo è un giovane rampante del Pd galvanizzato da un premio alla fiducia della sua influenza politica, ancora tutta da dimostrare.
* Capogruppo FdI