L’eroe Verdigi: 20 anni dalla morte. Salvò due bimbi e sparì fra le onde

Ieri la cerimonia a Marina. Gli zii: "Costretti a chiudere l’associazione in suo nome. I fondi in beneficenza"

L’eroe Verdigi: 20 anni dalla morte. Salvò due bimbi e sparì fra le onde

Un momento della cerimonia a Marina di Pisa

di Ilaria Vallerini

Sono passati vent’anni da quel drammatico 21 agosto 2004, quando Domenico Marco Verdigi si tuffò in mare senza esitazione per mettere in salvo due bambini che stavano annegando a Marina di Pisa. Quel giorno il mare era tempestoso, sferzato dal libeccio. Il suo fu un gesto di grande altruismo che gli costò la vita a soli 23 anni. "Fu l’unico a tuffarsi sacrificando la propria vita per salvarne altre due", racconta lo zio Carlo Gadaleta. "A distanza di vent’anni, ciò che fa più male è che i genitori di Marco, spirati nel 2021 a pochi mesi l’uno dall’altro, hanno atteso per 17 anni un solo e semplice grazie da parte della famiglia dei bimbi salvati, una speranza spezzata da un silenzio durato tutti questi anni". "Noi, come famiglia, – aggiunge Gadaleta – auspichiamo che il gesto di Marco rimanga a monito per chi si appresta alla balneazione anche quando non è consentita, e soprattutto per gli adulti, con la consapevolezza che il mare è sempre pericoloso e imprevedibile". Sono passati vent’anni. Qualche sbuffo di vento allevia il calore persistente di quest’estate torrida. Il punto d’incontro è sempre lo stesso, da vent’anni, il cippo in piazza Viviani a Marina di Pisa, dove ieri si sono riunite le istituzioni, con la partecipazione tra gli altri del presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo, l’assessore regionale Alessandra Nardini, degli assessori del Comune di Pisa Paolo Pesciatini e Massimo Dringoli, del vicesindaco di San Giuliano Terme Francesco Corucci, i parroci Don Piergiorgio Tommasi, Don Antonio Cecconi e Don Francesco Barsotti, le associazioni di volontariato, oltre agli zii Fiorella Verdigi, Carlo Gadaleta, alla cugina Laura Gadaleta e alla socia e volontaria dell’associazione fondata in memoria di Marco, Rosanna Bertozzi. Il gesto del ragazzo-eroe fu premiato dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con la Medaglia d’oro al merito civile.

In nome di Verdigi, poi, nel 2004 fu istituita dai suoi genitori, Carla e Andrea, un’associazione che ogni anno organizza il premio Verdigi che mette a disposizione fondi in favore di progetti di solidarietà rivolti a bambini in situazioni di difficoltà. Quest’anno la premiazione, che si svolgerà il 30 novembre, sarà l’ultima. "L’associazione con il 31 dicembre 2024 chiuderà per raggiunti limiti di età da parte nostra", spiegano gli zii che dopo la morte dei genitori di Marco hanno preso le redini dell’associazione. "Siamo aperti a tutte le associazioni che vorranno rilevare il nostro nome in memoria di Marco. Intanto, entro il 30 novembre 2024 devolveremo tutti i fondi in beneficenza".