Secondo gli esperti, l’operazione "Cariatide", che ha portato al sequestro di migliaia di opere falsificate attribuite a Banksy, rappresenta una delle più grandi azioni di tutela dell’opera dello street artist. Tra le opere sequestrate, molte erano esposte e destinate alla vendita, e, come spiega Stefano Antonelli del Centro Studi e Archivi Banksy, "sono 450 quelle in mostra, ma il sequestro ne ha contate migliaia. Quelle di maggior valore potevano raggiungere quotazioni fino a tre milioni di euro".
Antonelli, che tipo di opere sono quelle sequestrate?
"Abbiamo selezionato alcuni pezzi, dividendoli per tipologia. Ci sono piccole opere realizzate con spray su cartone, che in realtà sono tra le più preziose, oltre a serigrafie e a spray su cartelli stradali".
Quanto possono valere sul mercato gli spray su cartone?
"Le opere su cartone possono valere da mezzo milione fino a tre milioni di euro. Sono pezzi molto rari, appartenenti a un periodo specifico degli anni ’90. È stato piuttosto singolare vedere come molte di queste opere siano finite non solo nelle case d’asta italiane, ma addirittura in musei pubblici".
È difficile falsificare Banksy?
"Lo stile di Banksy è relativamente semplice da riprodurre, perché utilizza stencil e un solo colore, il nero, per la maggior parte delle sue opere".
Dunque che cosa ne dobbiamo dedurre?
"Questo rende la falsificazione piuttosto facile, anche se con un’attenta perizia è possibile capire se un’opera è autentica o meno. Tra i falsi sequestrati, molte opere sono palesemente irrealizzabili, pezzi che Banksy non ha mai prodotto, come ad esempio la bambina con i palloncini realizzata in un muro in Cisgiordania, e che in questo caso è stata riprodotta in un cartello stradale".
È facile però cadere in inganno?
"Certamente. Opere di grandissimo valore, come quelle di Banksy, spesso non sembrano valere tanto a un occhio non esperto. Questo può creare ambiguità e portare gli acquirenti in errore. Tuttavia, esistono modi semplici per identificare un falso. Per esempio, molte delle opere sequestrate recavano sul retro il timbro ‘Dismaland’ che indica chiaramente la loro falsità. Se un collezionista ha dubbi sull’autenticità di un’opera, basta controllare la presenza di questo timbro sul retro per fugare ogni dubbio".