MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Liberate le vespe samurai contro le cimici asiatiche per proteggere le ciliegie di Lari

L'azione della Coldiretti per tutelare il prodotto IGP che viene minacciato dalla cimice, rovinando irrimediabilmente i raccolti

I due nemici che si scontreranno per la salvezza delle ciliegie

I due nemici che si scontreranno per la salvezza delle ciliegie

Lari, 9 luglio 2024 - Così come nel film di Kurosawa "I Sette Samurai" un gruppo di samurai si prodiga per difendere un villaggio dagli attacchi dei banditi, a Lari succede una cosa simile, ma più in piccolo. I protagonisti sono comunque gli stessi: i samurai, più precisamente le vespe samurai che sono state mandate a combattere le cimici asiatiche per difendere le prestigiose ciliegie IGP di Lari.

La cimice asiatica rappresenta una minaccia perché deposita le uova nei frutti e li rende inutilizzabili, compromettendo seriamente parte del raccolto. Un parassita particolarmente difficile da sconfiggere perché è in grado di nutrirsi su oltre 300 specie diverse di vegetali, si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare ed è resistente anche ai trattamenti fitosanitari. La situazione d'emergenza ha quindi portato i tecnici del Servizio Fitosanitario Regionale a "liberare" la vespa samurai per contrastare e debellare in maniera naturale la diffusione della cimice asiatica. "Regista" di questo film entomologico è la Coldiretti Pisa che ha rilasciato gli insetti.

«La presenza della cimice asiatica, e così di altre specie che provengono da paesi molto lontani – spiega Marco Pacini, presidente di Coldiretti Pisa –, rappresenta una gravissima minaccia per molte delle colture che caratterizzano la nostra agricoltura. Con gli scambi commerciali si moltiplica l’arrivo di materiale vegetale infetto e parassiti vari che danneggiano le coltivazioni e la sostenibilità economica delle aziende agricole. La colpa - accusa il presidente - è una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti senza che siano applicate le cautele e le quarantene necessarie. A farne le spese sono ancora una volta i nostri agricoltori. In Toscana, grazie al lavoro del Servizio Fitosanitario Regionale, stiamo combattendo il diffondersi di questi nuovi inquilini».

In ogni impianto frutticolo sono state liberate circa 100 femmine di vespa già fecondate e 10 maschi. Da adulta la vespa samurai si ciba di polline e nettare ma nella fase larvale si alimenta con le uova della cimice asiatica. Le femmine infatti per garantire lo sviluppo della propria progenie depongono le uova all’intero delle uova della cimice asiatica, in modo che le larve alla schiusa abbiano la possibilità di alimentarsene. Solo il tempo potrà dire se avranno la meglio i samurai o i banditi.