L’incontro in Feltrinelli con l’autore francese Emmanuel Ruben

L’incontro si terrà alle ore 18 e si parlerà del suo ultimo romanzo dal titolo “Le mediterranee”

Lo scrittore francese Emmanuel Ruben

Lo scrittore francese Emmanuel Ruben

Pisa, 24 ottobre 2024 – Domani venerdì 25 ottobre alle ore 18 alla libreria Feltrinelli di Corso Italia 50 si terrà un incontro con lo scrittore francese Emmanuel Ruben, autore del libro “Le mediterranee”. Di seguito alcune dichiarazioni di Ruben.

“Le mediterranee” lega le piccole storie individuali e la grande Storia collettiva, restituendo l’immagine di un Mediterraneo polifonico, multiculturale e multiconfessionale. Questo tema si trova in altri suoi romanzi e racconti, perché è un tema che le è così caro? Quanto la sua biografia si lega ai profili dei suoi personaggi?

“Le mediterranee” è liberamente ispirato alla famiglia di mia madre. Il romanzo intreccia una piccola storia familiare con la storia più ampia della Francia e dell'Algeria, dall'inizio della colonizzazione (1830) ai giorni nostri. La storia è raccontata attraverso un candeliere di Hanukkah, l’unico oggetto portato dall’Algeria. Ogni volta che una candela viene accesa da una delle donne della famiglia, viene raccontata una parte della storia. Così come nove sono i bracci del candelabro, così sono nove le date chiave che vengono raccontate in questo romanzo polifonico portato avanti dalle donne, le mie “donne mediterranee”.

Questo libro, che parla delle relazioni fra ebrei e arabi, e fra Algeria e Francia, è stato pubblicato in Francia nel 2022: pensa che la sua lettura oggi, dopo il 7 ottobre, possa acquistare un altro significato?

Naturalmente, dopo il 7 ottobre, le storie che racconto hanno assunto una dimensione particolare, perché questo libro dimostra che a Costantina, una città dell’Algeria orientale che guarda verso il Mediterraneo, ebrei e arabi vivevano in armonia, con l’eccezione di qualche esplosione di odio, come il pogrom del 1934, sfruttato dalle autorità francesi, spesso antisemite.

Questo breve tour toscano ha visto due eventi a Livorno e Pisa: sono città che conosceva già?

Sì, ho vissuto a Pisa nel 2002-2003, nell’ambito di uno scambio Erasmus tra l’Ecole Normale Supérieure di Lione e la Scuola Normale di Pisa. Era un periodo in cui stavo facendo ricerca sul paesaggio toscano nella poesia francese contemporanea (in particolare nell’opera di Yves Bonnefoy). È molto emozionante per me tornare a Pisa vent’anni dopo, e la pubblicazione del libro da parte di una casa editrice toscana ha perfettamente senso per me, soprattutto perché nella mitologia della famiglia si diceva a volte che gli Attali erano Granas, ebrei di Livorno. Sono quindi doppiamente felice e doppiamente commosso di tornare in Toscana per questa traduzione.