ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

L’incubo infinito. Fra pioggia e mareggiate la Toscana va ancora in tilt

Prato e Pistoia, torrenti esondati. Allagamenti, tante famiglie rimaste senza luce. Marina di Pisa: lungomare flagellato dalla furia del libeccio, stabilimenti devastati.

L’incubo infinito. Fra pioggia e mareggiate la Toscana va ancora in tilt

“Bombe“ di sassi a Marina di Pisa. Così si presentava ieri mattina la passeggiata: la sede stradale invasa dalle pietre

Un’altra notte da tregenda in Toscana, con la costa – soprattutto il litorale pisano – sferzata da raffiche di libeccio oltre i 115 chilometri orari e onde oltre i 5 metri. Ma anche nell’entroterra, a Prato, Figline e in Val di Bisenzio con allagamenti, frane, alberi caduti, viabilità in tilt e black out che hanno costretto le squadre di E-Distribuzione, la società del gruppo Enel, a schierare 150 tecnici insieme a 160 addetti di imprese terze e 60 gruppi elettrogeni per fronteggiare le conseguenze dell’ondata di maltempo che ha provocato danni anche alle infrastrutture elettriche. L’allerta arancione per venti e mareggiata dei giorni scorsi si è conclusa – per ora – con l’ennesima conta dei danni. A questo giro le strade del litorale pisano però non si sono allagate. "L’intervento di 1,4 milioni della Regione Toscana ha trattenuto una mareggiata fortissima" ha detto il presidente Eugenio Giani. L’intervento era stato fatto su alcune delle dighe danneggiate dalle mareggiate del ’23. Un ’tappabuchi’ per guadagnare tempo in attesa dell’annunciato ’restyling’ del sistema di difesa idraulico, un progetto da 5 milioni che verrà attuato nel ’25.

I venti sulla costa giovedì notte hanno raggiunto i 110 km/h e le onde erano alte fino a 5 metri. Nonostante il sospiro di sollievo tirato da molti, rabbia e sconforto rimangono, e in tanti hanno dormito fuori casa, mentre a raccogliere i cocci sono coloro più esposti alla furia del mare. In primis il bagno Gorgona che, come l’anno scorso, è stato nuovamente distrutto. "La spiaggetta non esiste più – dice il titolare Stefano Sbrana -, così come le cabine che avevo appena comprato". Sbrana è a pezzi, e la stima dei danni secondo il balneare raggiunge i 200mila euro, mentre dei ristori promessi per il ’23 "non s’è vista l’ombra".

I cambiamenti climatici sono di nuovo sul banco degli imputati, "Innalzamento del livello del mare e aumento della frequenza di fenomeni estremi, con un incremento dell’energia del moto ondoso" spiega Giovanni Sarti, professore del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa. "Serve una visione d’insieme – aggiunge -, non possiamo pensare di intervenire su Marina di Pisa come se fosse un sistema isolato. Bisogna ragionare su un’area più ampia, da La Spezia a Livorno".

Non solo nel Pisano, ma è stata una notte da incubo anche a Prato, soprattutto a Figline, dove la Bardena è esondata invadendo la strada di detriti. Ma anche in provincia, da Montemurlo alla Val di Bisenzio. Frane, cantinati allagati, alberi caduti, smottamenti, e viabilità in tilt. A Montemurlo, già messo duramente alla prova durante l’alluvione del 2023, si sono verificati allagamenti di strade, garage e scantinati nella zona di Oste e nella zona di Bagnolo lungo il torrente e la via vecchia Montalese. In Vallata tanti interventi su piccoli smottamenti e per il vento forte che ha buttato giù alcuni alberi. A Cantagallo il vento ha in parte scoperchiato il tetto di una casa: in cinque sfollati hanno trovato riparo in un agriturismo. A Vaiano alcune zone sono ancora senza energia elettrica per un guasto, ed è stato necessario da parte di Enel approntare quattro generatori.

Nel Fiorentino ancora problemi sulla linea ferroviaria Faentina: stop ai treni, pendolari bloccati nelle stazioni e circolazione interrotta tra Marradi e Faenza e tra San Piero a Sieve e Vaglia. Sara Di Maio, sindaca di Barberino e assessora ai trasporti dell’Unione dei Comuni del Mugello, è esasperata: "Ci sono insofferenza e frustrazione, non bastano più le risposte, servono azioni concrete".