Pisa, 25 ottobre 2024 – Un ex grande attaccante col – piacevole – dubbio del centravanti da schierare. Lind o Bonfanti? Questo si prospetta come l’eterno dubbio stagionale per Filippo Inzaghi, e noi addetti ai lavori nel momento di schierare le formazioni. "Lo squalo" in questo inizio di campionato ha già segnato quattro reti, mentre il danese è reduce da due gol consecutivi. Per avere una voce in più in capitolo, abbiamo chiesto a chi l’attaccante lo ha fatto di mestiere, Edgar Cani che ha dato le sue pagelle (vedi grafico). Nel corso del biennio 2015-2017 Cani è sceso in campo con la maglia nerazzurra 66 volte, conquistando la promozione con Gattuso in B nel 2016 (con un gol storico segnato al Foggia nella finale dei playoff).
Cosa fa oggi Edgar Cani? Segue ancora il Pisa?
"In questo momento mi sto allenando, mi tengo in forma e sono vigile in attesa di nuove opportunità per tornare in campo. Il Pisa certo che lo seguo, il più possibile. Se non riesco a vedere la partita in diretta guardo sempre gli highlights".
Da attaccante: che giocatori sono Bonfanti e Lind?
"Bonfanti è più una prima punta abbastanza classica, nel suo modo di giocare ci sono molte proprietà importanti. Sa fare salire la squadra, è un attaccante moderno, tecnico, esplosivo. Tutte caratteristiche io personalmente ho apprezzato. Lind è arrivato da poco, lo conosco quindi meno, ma per quello che ha messo in campo finora ha dimostrato di essere un buon calciatore. Mi piace, soprattutto la sua cattiveria agonistica. Nicholas Bonfanti è un’attaccante più tecnico, al momento in lui vedo un senso del gol maggiore. Ma Lind continuerà a farsi conoscere".
Tu che hai vissuto già una promozione in nerazzurro (dalla C alla B nel 2015/16), può essere l’anno buono?
"Lo dirà il tempo, ma ci sono tutti i parametri per disputare una stagione di vertice, come sta succedendo. Si è creato un grande entusiasmo, elemento che a Pisa serve tantissimo. È una piazza che mette pressione, ma se questa viene trasformata in energia positiva, allora diventa un valore aggiunto. È una città che mette il calcio tra le prime passioni".
Una promozione, una retrocessione, difficoltà societarie. Ne hai vissute tante a Pisa, che consiglio dai alla squadra?
"Nei miei due anni ho vissuto così tante cose da sentirmi di dire che conosco la città. È una piazza vera, se le cose vanno bene non tocchi terra. Questo deve essere l’obiettivo: mantenere i piedi per terra. La Serie B, lo sappiamo, è un campionato difficile, arriveranno momenti complicati, ma già nonostante gli infortuni importanti già accaduti, tutto è andato bene, poi un pizzico di fortuna serve sempre".