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L’ingresso di Pisa nel Giubileo. Oltre duemila in Cattedrale: "Occasione di rinnovamento"

Il messaggio dell’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto che ha letto alcuni passi della bolla di Papa Francesco: "Vivere l’esperienza del grande perdono di cui abbiamo tutti bisogno".

Il messaggio dell’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto che ha letto alcuni passi della bolla di Papa Francesco: "Vivere l’esperienza del grande perdono di cui abbiamo tutti bisogno".

Il messaggio dell’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto che ha letto alcuni passi della bolla di Papa Francesco: "Vivere l’esperienza del grande perdono di cui abbiamo tutti bisogno".

di Gabriele MasieroPISAMigliaia di persone in piazza dei Miracoli e oltre 2 mila fedeli in Duomo hanno assistito ieri pomeriggio alla cerimonia inaugurale del Giubileo della Speranza, iniziata dentro il Battistero e presieduta dall’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto che ha letto alcuni passi della bolla con la quale Papa Francesco ha indetto il Giubileo della Speranza per il 2025, prima di guidare la breve processione con i religiosi fino alla cattedrale di Santa Maria Assunta entrando dalla porta di Bonanno e così accogliendo migliaia di fedeli nell’anno santo. Imponenti ma discrete le misure di sicurezza con decine di agenti delle forze dell’ordine, anche in borghese, che hanno vigilato sul regolare svolgimento della cerimonia. Per l’occasione ieri è stato disposto il divieto di sorvolo di droni in tutto il territorio comunale dalle 16 alle 20. "Nella meravigliosa cornice dei nostri monumenti sacri - ha detto Benotto - abbiamo fatto ingresso nell’anno santo 2025, potendo vivere l’esperienza del grande perdono di cui tutti noi abbiamo bisogno. La grazia del Giubileo vuole essere occasione preziosa per un vero rinnovamento della nostra vita cristiana che non può risolversi nella abitudinarietà dei gesti che si ripetono di anno in anno, ma senza scavare nel profondo della nostra esistenza: non basta un’appartenenza di tipo sociologico o culturale, frutto di una tradizione che continua attraverso i secoli, ma che non si esprime attraverso scelte di vita coerenti rispetto al Vangelo e ai contenuti della fede che professiamo".

Secondo l’arcivescovo è necessario riprendere "coscienza che anche noi, ciascuno secondo la propria vocazione e responsabilità, siamo ‘richiesti per il Signore’, e non per abbandonare il mondo a se stesso". "Auguro a voi tutti - ha concluso - di vivere questo anno santo con una rinnovata disponibilità di fede. Solo così la speranza sarà per tutti noi l’ancora non gettata nel profondo del mare, ma nell’immensità del cielo di Dio. Lasciamoci prendere per mano e insieme, senza dimenticare nessuno, camminiamo sulla strada del Vangelo".

In chiesa a rappresentare la società civile c’erano il sindaco Michele Conti, l’assessore alla partecipazione, Gabriella Porcaro, l’assessore all’istruzione Riccardo Buscemi, il rettore dell’Ateneo pisano Riccardo Zucchi. "L’anno giubilare - ha commentato al termine della messa il primo cittadino - è un momento di straordinaria importanza religiosa ma lo è anche per tutta la città che richiamerà tanti pellegrini sono convinto che il 2025 sarà importante anche per un’ulteriore rilancio anche sotto il profilo turistico del nostro sistema di accoglienza". "Per me - ha sottolineato il presidente dell’Opera della primaziale pisana, Andrea Maestrelli presente alla cerimonia con tutta la deputazione - è stata un’emozione straordinaria vedere così tante persone riunite nella nostra cattedrale. Inizia un percorso basato sul perdono e sull’indulgenza che trasmette un messaggio forte della chiesa pisana. Un cammino comune da fare insieme a tutta la città. Noi faremo la nostra parte con un ciclo di 9 conferenze con relatori di altissimo profilo che ci aiuteranno a declinare le parole chiave del Giubileo proprio per meditare nel tempo sul significato di questo anno così importante e fare anche noi la nostra parte nel mondo".