L’omicidio di Befana. Fratello di Amri parte civile

Ieri l’udienza preliminare per i 9 coinvolti nella rissa poi sfociata nel delitto. Il 29 novembre si presenteranno le richieste per i riti alternativi. Tre in carcere.

L’omicidio di Befana. Fratello di Amri parte civile

Ieri l’udienza preliminare per i 9 coinvolti nella rissa poi sfociata nel delitto. Il 29 novembre si presenteranno le richieste per i riti alternativi. Tre in carcere.

di Antonia Casini

Omicidio di Befana, il caso arriva nell’aula del giudice per le udienze preliminari. Ammessa la costituzione di parte civile del fratello della vittima, nella prossima udienza saranno formalizzate le richieste di rito alternativo. Ilyes Amri (nella foto in basso), 27enne di origini tunisine, era morto con una coltellata al petto che gli aveva raggiunto il cuore durante la sera del 5 gennaio 2024, sotto i portici di piazza Vittorio Emanuele. Ieri, un primo passaggio in tribunale. In carcere, con l’accusa di omicidio, si trova ancora Shota Javshanashvili, tutelato dagli avvocati Marco Meoli e Tiziana Mannocci: si era presentato dai carabinieri, dopo che era stata la moglie ad avvisarlo, che lo stavano cercando. "Non conoscevo la vittima", ha sostenuto. I carabinieri del Norm, coordinati dal pubblico ministero Egidio Celano, sono arrivati a lui e agli altri attraverso le testimonianze e le immagini delle telecamere delle Poste. A quella lite avrebbero infatti partecipato, in tutto, una decina di persone, sei di origine tunisina e tre di origine georgiana, mano a mano individuate e arrestate.

Ieri, durante la prima udienza, è stata ammessa la costituzione di parte civile di Amri Souhail, fratello del 27enne ucciso, nei confronti di Shota. Poi, dopo quella del 29 novembre, si terrà un’udienza successiva per la discussione. Tre sono al momento le persone in carcere con contestazioni diverse: Shota, Talbi Essahbi (detenuto a titolo definitivo) e Hamd Ataya che è stato raggiunto dal mandato di arresto europeo in Francia a settembre. La nuova misura è stata eseguita per rissa, la rissa all’interno della quale sarebbe nato poi il delitto. È stato arrestato dai carabinieri che hanno passato al setaccio le immagini della videosorveglianza, dopo aver raccolto testimonianze e in seguito a controllo specifici. Il fratello, parte civile nel procedimento, si è rivolto all’avvocato Gabriele Dell’Unto che tutela anche l’altro fratello imputato. Gli altri sono difesi dagli avvocati Sara Baldini, Dario Scordo, Enrico Roccasalvo, Ottavio Bonaccorsi e Alessandra Silvestri di Milano. Sono tre georgiani e sei tunisini che a vario titolo e con diverse responsabilità sarebbero stati presenti quella sera in cui perse la vita il 27enne.