MARIO FERRARI
Cronaca

L’ordinanza disattesa. Gadget e magliette. In pochi rispettano la ‘legge’ anti-bazar

Una passeggiata in centro per prendere atto delle numerose trasgressioni. Confcommercio tuona: "Auspichiamo verifiche: le regole vanno rispettate".

Calamite e cavatappi con la Torre, cartoline della piazza del Duomo, peluche, magliette e gadget che ricordano la città. Basta passeggiare in centro storico e se ne trovano a centinaia esposti fuori dai negozi, spesso appoggiati agli espositori che stanno proprio in mezzo al marciapiede. Eppure da circa un mese sarebbero vietati da un’ordinanza del sindaco. Il 17 settembre scorso, infatti, Michele Conti aveva disposto che l’esposizione di merci sul suolo pubblico e fuori dai negozi "di qualunque natura e consistenza" fosse proibita.

L’ordinanza, che vale per tutte le attività commerciali sull’intero perimetro urbano cittadino e che i commercianti chiedevano da tempo per limitare l’esposizione di ninnoli da parte di alcuni esercenti, era stata pubblicizzata dal sindaco come "una dimostrazione dell’impegno a rendere Pisa sempre più bella e accogliente, garantendo non solo il rispetto del decoro urbano ma anche la sicurezza e la fruibilità degli spazi pubblici e quindi la loro vivibilità". E per ora le sanzioni non bastano a voltare pagina, nonostante la decisione del primo cittadino di "far garantire il rispetto dei regolamenti attraverso la neocostituita Polizia amministrativa-annonaria con sistematiche attività di verifica e controllo". Il direttore di Confcommercio, Federico Pieragnoli, ha criticato la situazione spiegando che "le regole devono valere per tutti".

"Imprenditori e commercianti - ha aggiunto - sono stati i primi sostenitori del decoro e della fruibilità del centro storico: abbiamo accolto con favore l’ordinanza del sindaco che regolamentava l’esposizione delle merci al di fuori delle attività quando la promulgò, soprattutto nell’ottica di un sempre più serrato contrasto nei confronti dei venditori abusivi e di tutti quei soggetti che operano al di fuori delle regole". Pieragnoli ha poi sottolineato che "come ci sono stati controlli per il suolo pubblico e i dehors, con sanzioni che non esitiamo a definire ‘sproporzionate’, auspichiamo che si facciano le verifiche anche con gli altri che non rispettano le ordinanze: noi siamo sempre per il rispetto delle regole, così come la tutela del lavoro di imprenditori che costituiscono un presidio per il decoro e la valorizzazione del centro storico e dell’intera città".

Pieragnoli è intervenuto anche sulla recente ordinanza del Tar relativa all’ordinanza anti alcol in zona Stazione, spiegando che il provvedimento "potrebbe dare un contributo utile ad alleviare i problemi del quartiere, ma sarebbe comunque fuorviante pensare possa essere la panacea di tutti i mali intervenendo solo sul commercio". "La nostra soluzione - conclude il direttore - è semplice: maggiore dispiegamento e visibilità di forze dell’ordine e controlli mirati e capillari".