L’ultimo saluto a "Coppino": re del pedale

Il ciclista Guido Carlesi, noto come "Coppino", ha lasciato un segno nel mondo del ciclismo con 35 vittorie tra il 1957 e il 1966. Conosciuto per la sua somiglianza a Fausto Coppi, ha ottenuto successi sia in Italia che all'estero, dimostrando un temperamento forte e una passione per la caccia ai cinghiali. La sua salma è esposta a Pisa per l'ultimo saluto.

L’ultimo saluto a "Coppino":  re del pedale

Guido Carlesi, 87 anni, era nato nella piccola frazione di San Sisto al Pino nel comune di Cascina

Guido Carlesi avrebbe compiuto 88 anni il prossimo 7 novembre. Era nato a San Sisto al Pino non lontano da Cascina e per tutti gli amanti del ciclismo era conosciuto con il soprannome di "Coppino" per via di una certa somiglianza fisica e anche di stile ad andare in bici con il "Campionissimo" Fausto Coppi. Un soprannome pesante ma Guido, passista veloce, seppe portarlo piuttosto bene per la bravura espressa soprattutto quando passò professionista nel 1957 concludendo la sua carriera nel 1966 con 35 vittorie all’attivo. In molti ricordano anche la discussa volata con Guido Boni sul traguardo di Forte dei Marmi nel Giro d’Italia del 1958. Temperamento forte, saggio, fu scelto da Fiorenzo Magni nella squadra Nivea Fuchs come suo pupillo.

Pochissimi successi da dilettante poi l’esplosione nei professionisti, un Giro di Calabria, uno di Toscana, la Sassari-Cagliari. Della corsa a tappe rosa vinse 6 tappe e nel 1961 nel Giro d’Italia ottenne il quinto posto nella classifica generale. Altri risultati di prestigio in quello splendido 1961, furono ottenuti da Guido Carlesi al Tour de France con i successi di tappa ad Antibes e Tolosa, conquistando alla fine il secondo posto nella generale alle spalle del francese Anquetil grazie alla prestazione fornita nella penultima tappa.

Quando lo trovavamo alla festa del Bici Club di Enzo Ricciarini a Prato, ci raccontava sempre qualche episodio della sua carriera e ci diceva "mi sono goduto le corse che per un certo periodo furono la mia vita". Gareggiò molto anche all’estero, indossò le maglie anche della Chlorodont, Molteni, Gazzola e chiuse con la toscana Filotex di Prato a fianco di "Cuore Matto" Franco Bitossi. Carlesi sapeva essere spregiudicato ed una volta prima di partire dichiarò: "Oggi vinco io" e vinse. Le sue ultime vittorie nel ’66 con due tappe al Giro d’Italia e due al Giro di Svizzera. Oltre al ciclismo, cacciatore di traguardi, Guido aveva un’altra grande passione, la caccia ai cinghiali e da tutti era conosciuto come "implacabile". La salma di Guido Carlesi si trova esposta presso la Pubblica Assistenza di via Bargagna a Pisa, dove oggi nel salone ci sarà la benedizione.

Antonio Mannori