FRANCESCA BIANCHI
Cronaca

"La Luminara è la vera festa di Pisa"

L’assessore Filippo Bedini: "Unica e meravigliosa, è nel dna di tutti noi. Una questione di identità"

L’assessore alle tradizioni storiche, Filippo Bedini

Pisa, 16 giugno 2021 - Ancora un anno di stop. La nostra notte, la notte più magica dell’anno, " la vera festa di Pisa" come la definisce l’assessore alle tradizioni storiche Filippo Bedini, stasera non ci sarà. Il Covid, i protocolli e i dpc (nonchè la prudenza) non rendono possibile lo spettacolo dei lungarni illuminati. Per i pisani è un nuovo strappo nel profondo, là dove trova spazio l’identità. Tanto che il pensiero non può che correre già al 2022, con la speranza di ritrovarci tutti insieme – in serenità – per celebrare la Festa del Patrono.

Assessore Bedini, stasera qualche lumino ci sarà: un gesto simbolico per uno spettacolo unico che ci manca da morire.... "Palazzo Gambacorti e Palazzo Mosca, con le nuove biancherie che riprendono il profilo ogivale delle antiche case torri, saranno illuminati. E’ vero, la Luminara è uno spettacolo talmente meraviglioso da essere entrato nel dna di ogni pisano, e da essere conosciuto fuori Pisa, anche se forse ancora non quanto meriterebbe. Con la Luminara e il Palio di san Ranieri si intrecciano la fede e la gloria di Pisa". Il lavoro in questi due anni di Covid è andato comunque avanti. In che modo? "Abbiamo iniziato il percorso, purtroppo interrotto dal Covid, per restituire alla Luminara alcune caratteristiche fondamentali, partendo dalla consapevolezza che altro non è – ed è molto – che la Festa del Santo Patrono di Pisa. La più bella in Italia, sicuramente quella in grado di allestire la migliore scenografia. E’ il modo solenne con cui Pisa celebra il suo patrono. Un momento di devozione popolare con radici storiche che non solo non vanno dimenticate ma devono tornare in primo piano". Cosa che negli ultimi decenni non è stata fatta? "Da 20-25 anni la festa ha finito per assomigliare più a una notte bianca. Chi come me ha più di 40 anni l’ha vissuta invece nella sua autenticità: uno spettacolo mozzafiato che non ha bisogno di altro. Questa pausa forzata ci ha aiutato ulteriormente a riflettere sulla necessità di tornare a quel tipo di spettacolo. Senza cadere in inutili nostalgie, quando penso alla Luminara dei pisani vedo quella degli anni Ottanta piuttosto che quella del Duemila". Il lavoro sulle biancherie a che punto è? "Non è stato facile portarlo avanti, senza la possibilità di fare test in itinere, ma molto è stato fatto. Nuove biancherie – studiate a partire dal censimento dei ’buchi neri’ dell’ultima edizione, quella del 2019 –, attenzione alla qualità dei lumini, disegni ri-pensati per i singoli palazzi, balconi compresi". Stasera, oltre ai due palazzi istituzionali illuminati, come sarà celebrato l’appuntamento mancato con la Luminara? "Avremo il tradizionale passaggio in Arno della Pala del Santo, intorno alle 23 con il galeone accompagnato dalle quattro barche del Palio. E prima una puntatata de La Pisaniana nella quale parleremo, in diretta, della Luminara tra passato e futuro". E le altre manifestazioni storiche ’saltate’ causa Covid? "Purtroppo dobbiamo comunicare che la regata delle Repubbliche Marinare, prevista ad Amalfi, non si farà. Neppure dopo l’estate come era stato annunciato e previsto, lo stop è arrivato nei giorni scorsi. Da parte nostra stiamo lavorando per organizzare il palio di San Ranieri a settembre in una data in fase di definizione. Mentre quella per il Gioco del Ponte è il 26, anche non si sa ancora se dovremo limitarci solo al corteo storico o potremo fare anche il combattimento. Aspettiamo risposte dal tavolo tecnico, rispetto alle normative anti covid".