CARLO BARONI
Cronaca

Lutto nel mondo forense Addio a Massimo Parenti Colpito da malore fatale

Il legale, 51 anni, viveva a Viareggio con la compagna e la figlia di dieci mesi. Originario di Buti e figlio di medico aveva lo da sempre lo studio a Pontedera .

di Carlo Baroni

Quando i soccorsi sono arrivati nell’appartamento, venerdì sera, con l’intervento dei vigili del fuoco, nulla hanno potuto fare per strappare Massimo Parenti alla morte. A dare l’allarme che qualcosa poteva essere accaduto è stata la compagna – con la quale aveva una bambina di dieci mesi – quando la donna ha iniziato a preoccuparsi perché lui, che era andato a farsi una doccia, non rispondeva al telefono e tardava a raggiungerla per andare insieme a fare una passeggiata. Massimo Parenti, avvocato del foro di Pisa, purtroppo, era stato colpito da un malore fatale, che non gli ha lasciato scampo, neanche il tempo di chiedere aiuto.

Massimo Parenti aveva 51 anni, e non soffriva di particolari patologie: anche in considerazione di tutto questo, dopo i primi soccorsi, sono intervenute le forze dell’ordine ed il medico legale per gli approfondimenti di rito e di legge che hanno imputato appunto ad un malore, – si apprende – la causa del decesso. Non saranno pertanto eseguiti ulteriori accertamenti, anche se le esequie devono essere ancora fissate.

La coppia viveva a Viareggio, e nei prossimi giorni sarebbe dovuto partire per le vacanze. Massimo Parenti – figlio di un medico ora in pensione – primo di quattro fratelli, si era laureato brillantemente in giurisprudenza a 24 anni e, poco più di due anni dopo, esercitava già la professione. Aveva lo studio a Pontedera, con le finestre che si affacciano sul "piazzone". Lo condivideva con il fratello minore, Giulio, anche lui avvocato penalista, e con altri colleghi.

La notizia della morte, ieri mattina, è arrivata, in particolare in tutta la provincia di Pisa – anche se Parenti, come avvocato, era conosciuto in molti tribunali della Toscana – come una freccia avvelenata ed ha gettato nello sconforto i colleghi, gli amici, e le tantissime persone che avevano avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo per la professione. Massimo Parenti, in tanti anni di carriera, aveva affrontato processi importanti, nati su grandi inchieste giudiziarie o su gravi fatti di cronaca nera; anche recentemente, nella nostra provincia di Pisa. Era un professionista preparato e altrettanto stimato, e un uomo molto generoso che sapeva mettere anche la giusta dose di cuore nel complesso rapporto fra la vita e le ragioni del diritto.